Emilia Romagna: 10 luoghi da visitare

Dall'arte di Antonio Ligabue a Ferrara fino a Dante a Forlì e ai 'volti' di Fornasetti a Parma per passare alla magia della Rocchetta Mattei di Bologna e a un vero e proprio tuffo nei sapori di casa nostra alla scoperta dell'aceto balsamico di Modena

Rocchetta Mattei (FotoSchicchi)

Rocchetta Mattei (FotoSchicchi)

Bologna, 29 maggio 2021 - Il 2021, in continuità con la tendenza del 2020, sarà l’anno dei viaggi all’interno dei confini nazionali. La pandemia, causa restrizioni, ma per molti anche per via di ristrettezze economiche, ha riportato in auge il viaggio a chilometro zero. Oltre all'ormai collaudato turismo di prossimità, c'è chi sceglie invece di visitare le bellezze non solo della propria regione, ma di tutto lo stivale. La bella stagione è, per chi ama viaggiare, occasione di riscoperta delle mete nostrane, che non hanno nulla da invidiare a quelle estere. Preferire il viaggio in Italia a quello all’estero significa anche dare il proprio sostegno alle imprese locali, che tanto hanno da offrire. Un buon motivo in più per farlo. Ecco, dunque, dieci luoghi da visitare se nell’itinerario è compresa l’Emilia-Romagna.

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"Dante. La visione dell’arte", Musei San Domenico (Forlì)

Giotto, Beato Angelico, Michelangelo, Tintoretto, fino ad arrivare a Sartorio, Previati, Casorati e altri maestri del secolo scorso. La mostra "Dante – La visione dell’arte" comprende circa 300 opere, frutto della traduzione visiva delle parole del Sommo Poeta, in un ampio arco temporale che va dal Duecento al Novecento. In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante, Forlì, storicamente città ghibellina, ospita una mostra dal carattere internazionale, nella quale sono esposte opere provenienti dalle importanti collezioni del mondo come l’Ermitage di San Pietroburgo, la Walker Art Gallery di Liverpool o il Museum of Art di Toledo. Circa cinquanta, tra i capolavori in mostra, provengono, invece, da musei italiani: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Borghese, i Musei Vaticani e la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Biblioteca Medicea Laurenziana, il Museo di Capodimonte. La città della famiglia Ordelaffi, che già ospitò il Poeta esule tra il 1302 e il 1313, si fa portatrice dell’eredità dantesca, regalando al visitatore un viaggio tra le parole e le immagini del visionario mondo dantesco.

Grazie alle nuove normative, sino a fine maggio (quindi in realtà ci sono pochissimi giorni) la mostra sarà aperta tutti i giorni, feriali e festivi, dalle 9.30 alle 20.00. Ma le novità del mese non finiscono qui: fino al 31 maggio tutti i visitatori singoli che nei giorni feriali entreranno in mostra dalle 17 alle 19 avranno diritto all’ingresso a prezzo ridotto, ovvero ad € 11,00 invece che a € 13,00. 

"Fornasetti Theatrum Mundi", Complesso monumentale della Pilotta (Parma) 

La Pilotta, imponente palazzo simbolo del potere ducale dei Farnese, è oggi un Complesso Monumentale unico, che comprende al suo interno il Teatro Farnese, la Galleria Nazionale di Parma, il Museo Archeologico Nazionale e la Biblioteca Palatina.  Già culla dei tesori dei tesori dei Farnese e di importanti collezioni d’arte del Rinascimento italiano, il Complesso è ora ospite della mostra "Fornasetti Theatrum Mundi". L’esposizione è stata eccezionalmente prorogata fino al 21 luglio 2021 e ha fatto da apripista alle riaperture di musei e luoghi di interesse. Un orgoglio tutto italiano ma dalla risonanza internazionale. Un magico incontro tra design e storia. I 'volti' di Fornasetti sono stati collocati come muti spettatori nelle gradinate del Teatro Farnese, in una mostra- installazione che il direttore, Simone Verde, definisce: “Potente e al medesimo tempo, garbata, mai invasiva, semmai arricchente”. A fare da cornice l’architettura seicentesca del teatro, costruito sul modello del Teatro Vitruviano. L’esperienza della visita, già di per sé molto suggestiva, è arricchita una colonna sonora creata appositamente per la mostra.

 L’apertura al pubblico è dalle 10.30 alle 18.30, dal martedì al venerdì, mentre nei fine settimana e nei giorni festivi è dalle 10.30 alle 18.00. Il costo del biglietto intero è di € 12,20, mentre il ridotto per i gruppi è di € 10,20. Il biglietto comprende il percorso di visita anche degli altri spazi del Complesso Monumentale, oltre che della mostra firmata Fornasetti.

Parma Capitale Italiana della Cultura 2021 (Parma city tour) 

Non solo la Pilotta. Parma anche quest'anno è Capitale della cultura. La città è quindi pronta ad esprimere tutto il suo potenziale attraverso un vasto calendario di eventi, mostre e installazioni. Un programma di iniziative culturali a tutto tondo: dalla musica dal vivo alle visite guidate. A fare da sfondo luoghi come Piazza Duomo, con il Battistero dell’Antelami e la Cattedrale contenente le opere di Piarmigianino e Correggio, protagonisti del Rinascimento parmense.

Sarà possibile fare un vero e proprio tour culturale attraverso le vie della città, in una mappa tutta da scoprire.  È stata pensata, per l’occasione, la Parma Card, con la quale si avrà accesso agli eventi e si potranno visitare musei e mostre, in tre diverse modalità: la “Card Cittadino” e quella “Visitatore abituale” avranno una validità di 365 giorni, mentre la “Card Turista” di 3 giorni. Tutte e tre le card avranno un costo ridotto di € 5 fino al 30 giugno. 

Rocchetta Mattei (Bologna) 

Se amate le mete dall’aria fiabesca, Rocchetta Mattei è il luogo giusto per voi. Costruita a metà Ottocento dal medico bolognese Cesare Mattei, questa villa conserva un fascino misterioso e ipnotico. Si tratta di un vero e proprio castello, in cui i più disparati stili architettonici si incontrano tra loro. Il risultato è bizzarro e affascinante allo stesso tempo. Questo luogo incantato, a tratti nord-europeo, a tratti orientaleggiante, si trova nel cuore dell’Appennino bolognese, nel comune di Grizzana Morandi. Un luogo adatto a grandi e piccini, che permette di immergersi in un’esperienza da mille e una notte. Per accedervi è necessario pagare un biglietto dal costo di €10, la prenotazione è sempre obbligatoria.

Castello Malaspina (Piacenza) 

Se il primo fine settimana di giugno sarete in Emilia-Romagna, nello specifico nel piacentino, affrettatevi a prenotare la vostra visita al Castello Malaspina di Gambaro. Domenica 6 giugno, infatti, il Castello Malaspiniano verrà eccezionalmente aperto al pubblico, offrendo ai visitatori un tuffo nella storia dei Malaspina. Alla fine della visita verrà offerta una merenda con tè e dolci della casa. Il costo del biglietto è di € 10, mentre per i bambini sotto i 12 anni di 5 €. Gli ingressi saranno contingentati, quindi è caldamente consigliato prenotarsi in anticipo.

Mercato Albinelli (Modena)

Lo storico mercato modenese è stato progettato negli anni Trenta ed inaugurato nel 1931. Restano, di quegli anni, l’archittettura, caratterizzata da volute in ferro e archi con colonne portanti, e i caratteristici banchi in marmo, usati dai pescivendoli per tutelare l’igiene. Ad oggi il mercato conserva ancora un fascino retrò. Ma i veri protagonisti sono i prodotti esposti. Mercato Albinelli ospita 62 bancarelle, ognuna delle quali è dedicata ad una specialità. I prodotti sono principalmente locali, legati al territorio, e oltre all’acquisto di materie prime è possibile anche gustare le specialità del panorama culinario modenese. Un vero e proprio trionfo del made in Italy. Gli orari di apertura sono dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 15, il sabato pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30 (dal 15 settembre al 31 maggio) e il venerdì e il sabato sera anche dalle 18 fino a sera tarda, coprifuoco permettendo.

Acetaia Giusti (Modena)

L’Italia non è solo arte, musica e spettacoli, ma è anche e soprattutto sapori. Gusti come quello dell’aceto balsamico di Modena provengono da un’antichissima tradizione culinaria, che viene tutt’ora custodita in luoghi come l’Acetaia Giusti, una delle più antiche della città. La famiglia Giusti tramanda la ricetta del suo aceto dal 1605. In passato, il mastro acetiere era un membro della famiglia, che imparava fin da bambino i segreti della disciplina. Una storia antica che vive tramandata ancora oggi di generazione in generazione. Ad oggi l’Acetaia comprende anche un museo che ne racconta la storia. La visita, comprensiva anche della degustazione, è completamente gratuita. L’Acetaia è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 18.

Castello Estense (Ferrara)

 La celeberrima fortezza risale al 1385 e fu voluta dal Marchese Nicolo II. Attraverso i secoli, il castello si è esteso ed arricchito grazie alla successione dei nobili che vi sono passati. Importante soprattutto il contributo di Ercole II, figlio di Alfonso I d’Este e Lucrezia Borgia, che ristrutturò alcune parti gravemente danneggiate da un incendio nel 1554, cambiandone in parte anche l’aspetto architettonico. Ferrara, che così come Parma fu culla del Rinascimento italiano, contiene un piccolo gioiello. Se si passa da quelle parti, la visita al Castello Estense è un must. Anche sede di mostre, attualmente il castello ospita le opere di Boldini e di Giovanni Battista Crema. L’apertura di mostre e castello è tutti i giorni dalle 10 alle 18, escluso il martedì. Il costo del biglietto a prezzo pieno è di € 12.

Antonio Ligabue a Palazzo dei Diamanti (Ferrara)

Palazzo dei Diamanti ospita ora di uno degli artisti più originali del Novecento: Antonio Ligabue. L’artista svizzero passò parte della sua vita in Emilia-Romagna, a Gualtieri, ed ora torna con le sue opere. Questa mostra, fortemente voluta da Vittorio Sgarbi, viene così descritta “Nel percorso emergono i temi fondamentali della sua ricerca: dal diario intimo degli autoritratti ai paesaggi del cuore, dai ritratti alle nature morte, dagli animali selvaggi a quelli domestici, dai paesaggi agresti alle scene di caccia e alle tormente di neve. Un racconto che pone l’accento sulla singolarità della sua poetica e rivela la forza naturale, pura e istintiva del suo genio”. Al suo interno, oltre cento opere tra dipinti e sculture, di cui alcune sono inedite.  L’ingresso alla mostra, che resta aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20, ha un costo di € 10.

Mosaici (Ravenna)

Tesori d’Oriente, ma in terra romagnola. I monumenti paleocristiani e bizantini di Ravenna, caratterizzati da preziosi mosaici, sono Patrimonio UNESCO dal 1996. Si tratta, nello specifico, di cinque monumenti: la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano e il Museo Arcivescovile-Cappella di Sant’Andrea. In particolare, la Basilica di San Vitale, risalente al V secolo, è uno dei più celebrati monumenti bizantini al mondo. Entrando al suo interno, si resta senza fiato. Un luogo davvero unico. Il biglietto, dal prezzo di € 10,50, permette un ingresso per ciascun monumento. Fino al 29 maggio sarà possibile visitarli solo dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18, dopodiché resteranno aperti tutti i giorni dalle 9 alle 19.