Cosa fare a Pasqua 2024 in Emilia Romagna: idee tra escursioni e passeggiate mozzafiato

Il nostro territorio è ricco di luoghi che lasciano senza fiato. Dove andare durante vacanze pasquali 2024? Abbiamo raccolto per voi una lista di posti da visitare immersi nel verde

Bologna, 29 marzo 2024 – Non sapete cosa fare durante il lungo fine settimana di Pasqua? Le previsioni meteo non sono ottime, ma e siate amanti dei luoghi immersi nella natura e della pace? Abbiamo stilato per voi un elenco di monumenti e attrazioni naturali che potete trovare in Emilia-Romagna, in ciascuna provincia.

Mostre e musei apertiTraffico: quando partire e il nodo del rientroBellezze in Emilia Romagna: dove andare questo lungo week end / La magia dei castelli

Le cascate dell'Acquacheta, il parco di Torrile e Trecasali  vicino a Parma e i sassi di Roccamalatina
Le cascate dell'Acquacheta, il parco di Torrile e Trecasali vicino a Parma e i sassi di Roccamalatina

Le sette cascate del Dardagna a Bologna

Nei pressi di Lizzano in Belvedere (Bologna), rischiate di rimanere ammaliati di fronte a un incantevole complesso di cascate situato all'interno dei confini del parco nazionale del Corno alle Scale. Le sette cascate del Dardagna si trovano nei pressi della località di Madonna dell'Acero e sono raggiungibili tramite un itinerario ad anello, che va dal centro visite di pian d'Ivo al santuario della Madonna.

La tracimazione della diga di Ridracoli

Tra i comuni di Santa SofiaBagno di Romagna, situati nella provincia di Forlì-Cesena al confine con la Toscana, si può assistere a un evento imperdibile che secondo gli esperti si può protrarre fino al giorno di Pasquetta. Dopo il primo straripamento datato 3 marzo, la diga di Ridracoli è tornata a tracimare nel tardo pomeriggio di mercoledì 27 marzo, regalando uno spettacolo per gli occhi. Per celebrare un avvenimento sporadico come questo, i gestori si stanno attrezzando per garantire servizi navetta,visite in battello e vari altri tipi di attività.  

I sassi di Roccamalatina a Modena

Sull'Appennino modenese, in vicinanza della pianura, a rubare l'occhio sono tre imponenti picchi rocciosi conosciuti storicamente come "sassi". Sul versante destro del fiume Panaro sorgono i Sassi di Roccamalatina, situati all'interno dell'omonimo parco regionale. Entro i confini dell'area protetta sono stati ideati alcuni sentieri affrontabili a piedi o in bici, mentre grazie a un ripido itinerario è possibile raggiungere la vetta di Sasso della Croce, a 567 metri.

Veduta dei sassi di Roccamalatina
Veduta dei sassi di Roccamalatina

La pietra di Bismantova a Reggio Emilia

Siete curiosi di visitare Uluru ma non riuscite a volare fino in Australia? Nella provincia di Reggio Emilia potete consolarvi con la versione italiana. All'interno del comune di Castelnovo de Monti, a circa 40 km dal capoluogo di provincia in un tratto dell'Appennino tosco-emiliano, è possibile ammirare la pietra di Bismantova. Dall'altezza di oltre un chilometro e dalla vegetazione variegata, la pietra ha una storia millenaria ed era considerata sacra dalle popolazioni etrusche del luogo. Per visitarla sono disponibili ben sette percorsi, due dei quali sono accessibili per tutti.

La riserva naturale di Torrile e Trecasali a Parma

Nella bassa pianura parmense, tra i fiumi Po e Taro, si può trovare un'oasi naturale dall'estensione di 109 ettari. La riserva naturale Torrile e Trecasali, nota precedentemente come Oasi Lipu Torrile, nasce nel 1988 da un'iniziativa della Delegazione Lipu di Parma. L'associazione di volontari ha, infatti, trasformato l'area in una riserva naturale dopo avere scoperto la presenza nel luogo di una coppia di cavalieri d'Italia. L'oasi comprende tuttora più di 300 specie di volatili osservate al suo interno. L'apertura al pubblico è prevista tutto l'anno nelle giornate di giovedì, sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 17/18. Per info e aggiornamenti, chiamare il numero 0521 810606 o consultare la pagina Facebook della Riserva.

Uno scorcio della riserva naturale di Torrile e Trecasali (da FB: Riserva naturale di Torrile e Trecasali)
Uno scorcio della riserva naturale di Torrile e Trecasali (da FB: Riserva naturale di Torrile e Trecasali)

Le valli d'Argenta a Ferrara

Un gioiello naturale, colmo di biodiversità e di un patrimonio naturalistico unico nel suo genere. Tra distese di canneti, boschi, campi e corsi d'acqua, la provincia di Ferrara propone le valli d'Argenta, la sesta stazione naturalistica del parco regionale del Delta del Po. Si parla di una delle zone umide più grandi del Nord Italia che bonifiche, processi naturali e storia hanno trasformato in un luogo ricco di magia e di interesse, visitabile in diversi modi. All'interno del parco naturale è possibile visitare anche l'Ecomuseo. Per maggiori informazioni, consultare il sito web delle Valli di Argenta.

Scorcio delle valli di Argenta (da FB: Valli di Argenta)
Scorcio delle valli di Argenta (da FB: Valli di Argenta)

La spiaggia della Bassona a Ravenna

A metà del tragitto che va da Lido di Dante a Lido di Savio, confinante con la riserva naturale della Foce del Bevano, si trova la spiaggia libera più bella della riviera romagnola. Protetta dalla Pineta di Classe, la spiaggia della Bassona è quasi del tutto priva di infrastrutture e stabilimenti turistici. Il luogo è riconosciuto dal comune di Ravenna ed è obbligatorio, pertanto, rispettare le seguenti ordinanze: praticare naturismo solo nei luoghi e nei periodi indicati, non occupare o calpestare la duna costiera, non stabilirsi o campeggiare con strutture apposite e non abbandonare alcun tipo di rifiuto. Il mancato rispetto delle suddette norme impone sanzioni che vanno da un minimo di 150 a un massimo di 450€.

Il paesaggio protetto del torrente Conca a Rimini

Con una superficie totale di 2948 ettari, il paesaggio protetto del torrente Conca è stato istituito nel 2011 e si estende per ben 10 comuni differenti. L'area tutelata comprende sia l'alveo del fiume Conca che la fascia di territorio che si espande dalla foce del fiume fino al confine con le Marche. Si tratta di un affascinante spot naturale, un corridoio ecologico tra le colline dell'entroterra riminese e la pianura fino alla riviera romagnola.

La cascata dell'Acquacheta a Forlì-Cesena

All'interno del meraviglioso parco nazionale delle Foreste Casentinesi si estende l'Acquacheta, affluente del fiume Montone. Prima di raggiungere San Benedetto in Alpe, il corso d'acqua compie un salto di 70 metri dando vita all'omonima cascata dell'Acquacheta, una vera e propria opera d'arte naturale. Per assistere a questo spettacolo è necessaria un'escursione di due ore, così da risalire la valle passando per la piana dei Romiti.

La cascata dell'Acquacheta (Da FB: Parco nazionale delle Foreste Casentinesi)
La cascata dell'Acquacheta (Da FB: Parco nazionale delle Foreste Casentinesi)