Covid oggi Emilia Romagna, il bollettino del 28 marzo 2022

Nelle ultime 24 ore si contano 3.187 nuovi casi di Covid e 6 decessi. In crescitta i ricoveri

Bologna, 28 marzo 2022 - Oggi in Emilia Romagna si sono registrati : 3.187 nuovi casi di Covid e 6 decessi: continua dunque il calo dei nuovi contagi in regione, visto che ieri i casi erano stati 3.862, anche se bisogna tener presente dell'effetto weekend, visto che nel fine settimana si fanno meno test. Si contano anche quasi 4 mila i guariti, mentre diminuiscono i casi attivi (-747). Ma purtroppo i ricoveri sono in aumento.

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Il bollettino Covid dell'Emilia Romagna del 28 marzo 2022
Il bollettino Covid dell'Emilia Romagna del 28 marzo 2022

Covid oggi, dati e contagi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.268.538 casi di positività, 3.187 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.837 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 5.268 molecolari e 5.569 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è il 29,4%. Si tratta di un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Le persone complessivamente guarite sono 3.928 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.204.978.

Ricoveri in lieve aumento

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 39 (+1 rispetto a ieri, +2,6%), l’età media è di 67,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.085 (+52 rispetto a ieri, +5%), età media 75,1 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 4 a Reggio Emilia (-1); 2 a Modena (+1); 15 a Bologna (invariato); 1 nel Circondario Imolese (invariato), 2 a Ferrara (+1); 4 a Ravenna (invariato); 2 a Cesena (invariato); 6 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri).  

La mappa del contagio in Emilia Romagna

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 855 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 262.459), seguita da Modena (418 su 196.166); poi Reggio Emilia (366 su 140.010) e Ravenna (310 su 116.771); quindi Ferrara (278 su 87.692), Rimini (247 su 123.470), Parma (213 su 103.422), Cesena (180 su 71.635); seguono Forlì (115 su 59.823), Circondario Imolese (109 su 39.177) e infine Piacenza, con 96 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 67.913.

Le vittime delle ultime 24 ore

Purtroppo, si registrano 6 decessi:

1 in provincia di Piacenza (una donna di 90 anni) 3 in provincia di Reggio Emilia (tre uomini, di cui uno di 65 e gli altri due di 87 anni) 1 nel Circondario Imolese  (un uomo di 79 anni) 1 in provincia di Ravenna (una donna di 87 anni). Non si registrano decessi nelle province di Parma, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.229.  

Calano i casi attivi

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 47.331 (-747). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 46.207 (-800), il 97,6% del totale dei casi attivi. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 42,1 anni.

Gimbe: plateau di nuovi casi

A leggere l'andamento della pandemia è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che parla di plateau di contagi e immagina si stia andando verso una discesa della curva pandemica.  A livello nazionale, Cartabellotta  parla di nuovi casi stabilizzati: "Ci troviamo in un plateau di nuovi casi giornalieri di contagio che si sono stabilizzati ormai da circa sette giorni attorno a quota 70-71 mila. Verosimilmente questo prelude a una discesa della curva, auspicando che non si verifichi una diffusione del contagio nelle Regioni del nord", dice all''Italia s'è desta', su Radio Cusano Campus. 

Positivo al Covid: cosa fare, la guida aggiornata

"La cosa stranissima di questo rialzo consistente di casi è data dall'aumento dei contagi prevalentemente nelle Regioni del centro e del sud - ha osservato Cartabellotta - mentre le grandi regioni del Nord, tra cui Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e in misura minore il Veneto, si sono mantenute con casi sostanzialmente stabili. Ovviamente l'aumento dei casi ha portato a un incremento dell'occupazione dei posti letto in ambito ospedaliero soprattutto in area medica: il 12 marzo avevamo 8.234 posti letto occupati mentre ieri erano 9.181, ossia quasi un migliaio in piu'".

Il presidente di Gimbe ha aggiunto che "in terapia intensiva l'occupazione da parte di pazienti Covid è sostanzialmente stabile: da 447 posti letto del 12 marzo a 464 di ieri. Questo però dimostra che, pur trovandoci di fronte a una variante più contagiosa e meno grave, quando i casi aumentano notevolmente si verifica sempre un rimbalzo all'interno degli ospedali. Se la circolazione del virus rimane questa non dovremmo avere particolari problemi". 

Coronavirus oggi: contagi e decessi in Italia

Ancora segnali di calo per la curva epidemica in Italia. I nuovi casi sono 30.710, contro i 59.555 di ieri (ma il confronto è falsato dai pochi tamponi del post weekend) e soprattutto i 32.573 di lunedì scorso: per il quarto giorno di fila i contagi sono leggermente inferiori rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, segno che potrebbe essere stato raggiunto il picco di questo colpo di coda di marzo. I tamponi processati sono 211.535 (ieri 384.323), con un tasso di positività che scende dal 15,5% al 14,5%. I decessi sono 95 (ieri 82): le vittime totali dall'inizio della pandemia sono 158.877. Ancora in aumento i ricoveri: le terapie intensive sono 23 in più (ieri +12) con 39 ingressi del giorno, e salgono a 487, così come i ricoveri ordinari, che crescono di 315 unità (ieri +158), 9.496 in tutto. 

Covid, gli ultimi dati Agenas

L'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di 'area non critica' da parte di pazienti Covid è ferma al 14% in Italia (esattamente un anno fa era al 43%) ma nelle ultime 24 ore cresce in 10 regioni e in 6 supera il 20%. 

L'occupazione delle terapie intensive, invece, è ora stabile al 5% in Italia a fronte del 40% raggiunto esattamente un anno fa, ed è sotto il 10% in tutte le regioni. Lo indicano i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ( Agenas) del 27 marzo 2022.

Nel dettaglio, in base al monitoraggio quotidiano, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medicada parte di pazienti con Covid-19 cresce in: Calabria (34%), Friuli Venezia Giulia (11%), Lazio (18%), Pa di Bolzano (12%), Pa Trento (10%), Piemonte (9%), Sicilia (25%), Toscana (16%), Umbria (32%), Valle d'Aosta (10%).

È stabile nelle restanti 11 regioni: Emilia Romagna (11%), Abruzzo (al 20%), Basilicata (al 29%), Campania (16%), Liguria (15%), Lombardia (9%), Marche (22%), Molise (16%), Puglia (21%), Sardegna (20%) e Veneto (8%). Sempre a livello giornaliero, l'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 7 regioni: Calabria (10%), Friuli Venezia Giulia (3%), Lazio (8%), Liguria (5%), Puglia (7%), Sicilia (8%), Toscana (6%), mentre cala in Abruzzo (al 7%), Piemonte (3%) e Umbria (3%). In Valle d'Aosta (0%) variazione non disponibile.

È invece, stabile in 10 regioni o province autonome: Emilia Romagna (4%), Basilicata (3%),Campania (7%), Lombardia (2%), Marche (4%), Molise (0%), Pa Bolzano (4%), Pa Trento (2%), Sardegna (9%) e Veneto (2%).

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