GIACOMO LIPPI
Cronaca

Invasione cavallette in Romagna: ecco il piano di contrasto e di sostegno della Regione

La soluzione principale consiste nel collaborare con agricoltori ed enti locali per individuare i luoghi di nascita dell’animale e intervenire tempestivamente

La Regione Emilia-Romagna si prepara ad intervenire per sostenere le zone colpite dall'invasione delle cavallette

La Regione Emilia-Romagna si prepara ad intervenire per sostenere le zone colpite dall'invasione delle cavallette

Bologna, 8 maggio 2024 – La Romagna è invasa dalle cavallette e la Regione è pronta a correre in aiuto alle zone particolarmente colpite. È già pronto, infatti, un piano di contrasto che prevede il coinvolgimento di agricoltori ed enti locali, oltre che dell’intera comunità, per individuare rapidamente i luoghi di nascita delle cavallette e intervenire tempestivamente con un trattamento insetticida biologico. 

Il piano di contrasto e il sostegno economico

Si parla sempre di più dell’invasione delle cavallette in Romagna e la Regione si appresta a intervenire. La soluzione principale consiste nel collaborare con enti, agricoltori e comunità locali per individuare le “grillare", i luoghi di riproduzione dell’animale, e intervenire con un trattamento insetticida, che ha recentemente ottenuto dal ministero della Salute l’autorizzazione per l’impiego sui campi di erba medica. 

La regione Emilia-Romagna elargirà un sostegno economico ai comuni che hanno aderito al suddetto piano di contrasto, e lo farà attraverso alcune azioni specifiche: tramite i bollettini fitosanitari settimanali saranno date indicazioni sulle varie modalità per contrastare le cavallette, mentre è previsto un rimborso fino al 50% del costo degli interventi che i comuni effettueranno direttamente o tramite gli agricoltori professionali

La strategia dell’Emilia-Romagna consiste in un contenimento delle cavallette nelle prime fasi della crescita. Difatti, gli interventi effettuati quando gli insetti in questione sono ancora piccoli, senza ali e raggruppati in piccole aree ne impediscono la diffusione e limitano i danni al territorio e alle coltivazioni. 

Per organizzare in maniera tempestiva la procedura di contenimento e considerati i danni economici provocati dall’invasione, il settore fitosanitario della Regione ha incontrato i comuni interessati per introdurre e condividere il piano. 

L’importanza della collaborazione 

Un punto cardine del piano di contrasto consiste nella collaborazione con gli enti locali e gli agricoltori. Tra le azioni che spiccano figurano la distribuzione di volantini contenenti le indicazioni necessarie per riconoscere le “grillare” e l’istituzione di riferimenti fisici nel territorio al quale cittadini e turisti possono rivolgersi per segnalare avvistamenti ed eventualmente comunicare le coordinate geografiche. In questo modo è possibile individuare i focolai in tempo e intervenire nella maniera più rapida possibile. 

In caso di assenza da parte delle aziende degli strumenti necessari per compiere il trattamento (per cui è necessario il patentino fitosanitario) i comuni possono intervenire direttamente o attraverso unità mobili specializzate.