Vaiolo delle scimmie, ecco quanti contagi in Emilia Romagna

Cresce il numero dei nuovi casi: in Italia sono 740. La nostra regione ne ha 75 dopo Lombardia (318) e Lazio (136)

Bologna, 26 agosto 2022 - Cresce in Italia il numero dei contagi di vaiolo delle scimmie. Secondo l'ultimo bollettino reso noto dal ministero della Salute, i casi sono arrivati a 740, con un incremento di 26 rispetto all'ultima rilevazione. Con 730 contagi, gli uomini sono ancora i più colpiti, mentre il numero delle donne affette da Monkeypox è pari a 10. I casi collegati a viaggi all'estero sono 201.

Vaiolo delle scimmie, contagi in aumento: ecco i numeri

Con 318 contagi, la Lombardia è la regione maggiormente colpita. Seguono il Lazio, con 136 casi, e l'Emilia Romagna, con 75. Non si registrano casi di vaiolo delle scimmie, invece, in Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d'Aosta.

Vaccini in arrivo

Intanto stanno arrivando alle Regioni la seconda tranche di vaccini contro il vaiolo delle scimmie - per un totale di 9.840 dosi - con la novità che da un'unica fiala si potranno ricavare 5 dosi da somministrare per via intradermica.

A indicarlo è la nuova circolare del ministero della Salute firmata dal direttore della Prevenzione Gianni Rezza. È dunque pronta la seconda tranche del vaccino Jynneos da parte della Commissione Europea. Si tratta di 9.840 vaccini redistribuiti - secondo gli accordi - alle Regioni.

Alla Lombardia il maggior numero di vaccini, pari a 2.840; 1.320 al Lazio, 840 all'Emilia Romagna, 720 al Veneto. Una quota di fiale verrà stoccata al Ministero della salute come scorta per gestire eventuali necessità. Il vaccino, prevede inoltre una seconda circolare del ministero, può essere somministrato anche per via intradermica (ID), sulla superficie interna dell'avambraccio, al dosaggio di 0,1 ml, da personale sanitario esperto in tale modalità di somministrazione. 

Vaiolo delle scimmie: incubazione fino a 10 giorni

Intanto, uno studio sui primi 255 casi confermati di vaiolo delle scimmie osservati in Italia, da inizio maggio fino all'8 luglio 2022, pubblicato su Emerging Infectious Diseases e condotto da ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, del Ministero della Salute, dell'Istituto Spallanzani e delle autorità sanitarie regionali, ha evidenziato che la trasmissibilità del virus del vaiolo delle scimmie tra la popolazione generale è molto bassa e sotto la soglia epidemica di 1, ma è maggiore soprattutto tra uomini che fanno sesso con altri uomini (Msm), mentre il tempo di incubazione è tra i 6 e i 10 giorni.

Colpiti soprattutto gli uomini

Tutti i pazienti tranne 2 sono maschi e il 95% dei pazienti maschi che hanno fornito l'informazione dichiarano di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini; l'età media dei pazienti è di 37 anni, 25 pazienti riportano di essere stati recentemente alle isole Canarie, dove si ipotizza sia avvenuto un evento che ha amplificato la trasmissione epidemica. In genere, il vaiolo delle scimmie - definito emergenza internazionale dall'Organizzazione mondiale della sanità - è un'infezione che si esaurisce con sintomi che si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni, non è molto contagiosa tra gli uomini e si trasmette attraverso l'esposizione alle goccioline esalate e dal contatto con lesioni cutanee infette o materiali contaminati, o attraverso rapporti sessuali.

Tra i sintomi, febbre, mal di testa, dolori muscolari ed eruzioni cutanee.