Emilia Romagna, approvata nuova legge sul commercio: sostegno a negozi e pubblici esercizi

Investimento da 18 milioni di euro. Interessate dal provvedimento “sono circa 100mila imprese, di cui 75mila attività commerciali, oltre a bar e ristoranti e commercianti ambulanti”

Economia urbana: la conferenza stampa della Regione Emilia Romagna

Economia urbana: la conferenza stampa della Regione Emilia Romagna

Bologna, 27 settembre 2023 – La Regione Emilia-Romagna stanzia 18 milioni di euro a favore dell’economia urbana e del commercio di prossimità. E lo fa grazie a una nuova legge regionale, approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea legislativa, che sostiene i negozi e i pubblici esercizi. Grazie ai fondi destinati al settore, verranno riqualificati negozi, bar e locali pubblici in tutta la regione, incluse le aree dell’Appennino.

“Il progetto di legge sull’economia urbana è stato approvato con una maggioranza molto larga, e questo ci conferma che la nostra proposta ha riscontrato un consenso molto diffuso sia tra le forze politiche di maggioranza sia tra quelle di minoranza”, ha tenuto a sottolineare l’assessore regionale al Turismo e al Commercio, Andrea Corsini. Accanto ad una crescita “particolarmente significativa” del turismo nei centri storici dell’Emilia-Romagna nel corso dell’anno, che ha dato origine alla “necessità di rafforzarne la rete commerciale”, la legge regionale punta a sostenere anche le attività “delle cittadine di medie e piccole dimensioni, dei centri collocati nella aree interne, in collina o in montagna”, precisa Corsini. Interessate dal provvedimentosono circa 100mila imprese, di cui 75mila attività commerciali, oltre a bar e ristoranti e commercianti ambulanti”.

La nuova legge comporta notevoli passi avanti rispetto alla precedente legge regionale numero 41, varata 25 anni fa. “Porteremo alcune misure storiche della legge 41 nella nuova normativa – chiarisce l’assessore – introducendo elementi importanti di innovazione”. Il primo tassello fondamentale “è quello delle risorse – precisa Corsini –: oltre ai fondi ordinari del bilanci regionale, abbiamo una dotazione di 18 milioni di euro che attraverso due bandi” saranno destinate a sostenere “la riqualificazione, la digitalizzazione e la rigenerazione delle imprese beneficiarie”. “C’è un riconoscimento politico importante da parte della giunta Bonaccini, in una fase non particolarmente facile, nel sostenere queste attività”, spiega Corsini, sottolineando come “la rete del commercio di vicinato”, messa a rischio da Amazon e da altri colossi del web, “fornisca anche un importante presidio di carattere sociale” nelle nostre città.

Il secondo punto importante della nuova legge è quello della creazione degli “hub urbani”, che verranno creati grazie a “progetti che i Comuni dovranno presentare alla Regione per valorizzare le imprese artigianali, commerciali e le attività del terziario in generale che insistono in una determinata area del centro storico di una grande città o di una piccolo centro”. Per viale Aldo Moro “il commercio deve essere parte del tessuto urbano” e la richiesta ai Comuni è quella “di fare delle progettazioni alte” e di “sostenere le imprese”.

La capogruppo di FI in assemblea Legislativa, Valentina Castaldini
La capogruppo di FI in assemblea Legislativa, Valentina Castaldini

Entusiasta della nuova legge è anche la capogruppo di Forza Italia, Valentina Castaldini, che è stata relatrice di minoranza della nuova norma. “Era una legge che serviva alla nostra regione – dice – ed è stata fatta con le tante associazioni di categoria, le tante istanze del territorio e le voci degli assessori al Commercio delle tante dell’Emilia-Romagna. Sono stati accolti 5 degli 8 emendamenti che abbiamo presentato, un grande successo”. Castaldini spiega anche che “la nuova norma è una cornice quadro” a sostegno “di categorie che hanno bisogno di una mano” come i commercianti, in grado di creare “hub, distretti commerciali” nel cuore dei centri dell’Emilia-Romagna, evitando che nelle periferie e nei piccoli centri negozi o locali abbassino per sempre la saracinesca.