Parmigiano, le stalle lanciano sos

I produttori di latte per Parmigiano Reggiano in Emilia-Romagna chiudono il bilancio in perdita per il secondo anno consecutivo. Prezzi all'ingrosso in calo e costi di produzione elevati non sono compensati dalla tenuta dei volumi di vendita. Urge una ridistribuzione dei margini di filiera.

Forme di Parmigiano Reggiano

Forme di Parmigiano Reggiano

Per il secondo anno consecutivo, in Emilia-Romagna i produttori di latte per il Parmigiano Reggiano chiudono il bilancio in perdita. La sostanziale tenuta dei volumi di vendita sul mercato interno e la probabile ripresa complessiva a livello internazionale non bastano a controbilanciare i prezzi all’ingrosso, in calo negli ultimi due anni, a fronte di costi di produzione del latte sempre elevati. Secondo le stime del centro studi di Confagricoltura Emilia-Romagna il costo medio di produzione per 100 chili di latte da Parmigiano Reggiano si attesta nel 2023 a 75-76 euro, comprensivo delle voci di spesa per l’alimentazione del bestiame (acquisto e autoproduzione di mangimi e foraggi) e per la manodopera dipendente e familiare. "Con prezzi alla stalla, per 100 chili di latte, fermi mediamente sotto i 64 euro (iva esclusa) da gennaio 2022 e costi di produzione in rialzo nello stesso periodo - lancia l’allarme il presidente della sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Emilia Romagna, Roberto Gelfi - urge una ridistribuzione dei ‘margini di filiera’, con un necessario trasferimento perequativo dalle fasi di commercializzazione all’ingrosso e distribuzione al dettaglio verso gli operatori della produzione, allevatori e trasformatori".