Farmaci che non si trovano: quali sono, la situazione in Emilia Romagna

Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma: "Il Nurofen ora è arrivato in grandi quantità". L'interrogazione di Forza Italia in Regione e la risposta dell'asssessore Donini

Una farmacia (archivio)

Una farmacia (archivio)

Bologna, 30 settembre 2022 - “La Regione è al corrente delle criticità riscontrate ascrivibili a problematiche di produttori dei farmaci. Nel caso in cui vi fossero altre mancanze, le strutture sanitarie regionali potranno essere coinvolte per l'erogazione dei farmaci mancanti o di prodotti equivalenti". Questa la risposta dell’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini, interrogato da Valentina Castaldini (FI) in merito alla mancanza di alcuni farmaci da banco nelle farmacie, in particolare Gaviscon e Nurofen. L’assenza di quest’ultimo - uno sciroppo pediatrico - è durata tutta l’estate.

“Il Nurofen è arrivato stamattina in grandi quantità - spiega Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia Romagna -, ma la problematica riguarda diversi farmaci e per motivi diversi. Il primo è che i prezzi, in Italia, sono fra i più bassi in Europa e quindi le aziende hanno più difficoltà nella distribuzione. C’è poi il tema legato alle produzioni: mancano flaconi e astucci per contenere i farmaci. E ancora, c’è anche il problema della distribuzione, che veniva fatta in parte da Russia e Ucraina. Non sono a conoscenza di questo dato, ma sicuramente influisce anche l’aumento dei costi energetici”. Insomma, per un motivo o per un altro, la mancanza di farmaci sembra essere legata su tutti i fronti al conflitto fra Russia e Ucraina.

“Per quanto riguarda il Nurofen, mancato per tutta l’estate, i farmacisti hanno ricevuto l’ok dal Ministero per la produzione, e quindi in alcune farmaci si poteva trovare il galenico. Ma non sempre questo si può fare, perché i farmaci sono sotto brevetto e bisogna essere certi che l’intera filiera si sia fermata per procedere con l’autorizzazione”, spiega Toschi.

Per evitare di rimanere sprovvisti di alcuni farmaci, le farmacie hanno delle alternative: “Come abbiamo detto, in casi particolari li possiamo fare noi, oppure abbiamo una connessione in tempo reale fra tutti i punti vendita, in modo tale che, se non abbiamo un farmaco, possiamo segnalare dove si trova quello di cui il cliente ha bisogno. Infine, nel caso in cui non si trovi una medicina o il suo equivalente da nessuna parte, contattiamo il medico di base del cliente per trovare una terapia diversa che faccia effetto”.

In questo momento, secondo Toschi, mancano alcuni antibiotici, ma si può sopperire con i farmaci generici. “L’azienda che produce aspirine effervescenti, invece, ci ha comunicato che la confezione da 40 pasticche non sarà in commercio per tutto l’inverno, mentre quella da 20 si”.

L’inflazione fa poi gonfiare i prezzi di molte merci: “Nel nostro comparto, per esempio, sono aumentati i cosmetici. I farmaci con ricetta hanno un prezzo fissato dallo Stato, per cui non aumenteranno. Si può discutere, però, su un possibile rialzo durante gli anni dispari”, conclude il presidente.