Reddito di cittadinanza in Emilia Romagna: lo percepiscono in 111mila

Emilia Romagna, boom a partire dal 2020: assegni fino a 480 euro. In regione il 4% delle famiglie italiane sussidiate

Reddito di cittadinanza: i numeri in Emilia Romagna

Reddito di cittadinanza: i numeri in Emilia Romagna

Bologna, 2 ottobre 2021 - Una ‘popolazione’ di 54mila nuclei familiari, per un totale di oltre 111mila persone. La platea di beneficiari del reddito (o della pensione) di cittadinanza in Emilia-Romagna, nel 2021, ha raggiunto dimensioni di poco inferiori a quelle della città di Forlì, e di poco superiori a quelle di Cesena. Una crescita monstre, su cui ha soffiato senza dubbio il vento della pandemia, da quando la misura è stata introdotta. A dimostrarlo sono i dati dell’Inps, che registrano come il balzo in avanti si sia visto soprattutto tra il 2019 e il 2020.

Reddito di cittadinanza: nelle Marche lo prendono in 45mila

Nel 2019, periodo aprile-dicembre, i nuclei beneficiari del reddito/pensione di cittadinanza in regione erano 39.529, corrispondenti a quasi 90mila persone. Nel 2020 si erano aggiunte 13.500 famiglie, per 116.121 persone (più che nel 2021, col conteggio che però si ferma ad agosto). Contestualmente, è salito anche l’importo medio degli assegni: da 395,81 euro a 430,33, fino ai 448,49 euro di quest’anno (480 euro per i 47.500mila nuclei percettori del reddito di cittadinanza, 248 per i 6.400 nuclei, quasi tutti monofamiliari, che ricevono la pensione di cittadinanza). Insomma, per quanto ci siano truffatori che usufruiscono indebitamente della misura di welfare più importante e discussa degli ultimi anni, gli assegni in generale sono modesti: il reddito di cittadinanza forse aiuta ad arrivare a fine mese, non ad arricchirsi. E l’assegno medio risulta anche poco competitivo con qualunque lavoro a tempo pieno.

Tabella reddito di cittadinanza in Emilia Romagna
Tabella reddito di cittadinanza in Emilia Romagna

Quest’anno, hanno fatto richiesta di reddito/pensione di cittadinanza finora 35.453 famiglie. La provincia di Bologna guida la classifica con 8.833 nuclei richiedenti, seguita da Modena (5.546), Reggio Emilia (4.114), Parma (3.756), Ferrara (2.979), Rimini (2.961), Ravenna (2.773), Forlì-Cesena (2.451), Piacenza (2.040). Complessivamente, è emiliano-romagnolo il 4% dei nuclei richiedenti: uno su 25.

Le critiche maggiori al reddito di cittadinanza, come è noto, sono legate a mettere in collegamento i percettori con il mercato del lavoro. Sotto questo aspetto è fondamentale il ruolo dei centri per l’impiego. Di pochi giorni fa è la presentazione, da parte della Regione, del piano per potenziare tutte le strutture lungo la via Emilia.

Si parla di un piano di investimenti da oltre 76 milioni. Circa 50 milioni saranno destinati agli edifici che fisicamente ospitano i centri, oltre che ai sistemi informativi e alle reti di comunicazione. In questo senso, verranno stipulati accordi con tutte le 38 amministrazioni comunali, sedi dei centri per l’impiego e di collocamento mirato, per acquistare nuove sedi o ristrutturare quelle attuali. Tre schemi di accordi sono già stati approvati a Modena, Bologna e Ravenna per una spesa impegnata di 6,8 milioni. Altri 26,2 milioni andranno all’incremento degli organici: è in uscita un bando che porterà alla selezione di 85 persone, poi assunte con contratto di formazione lavoro. Questa tornata di assunzioni porterà la copertura dell’organico a circa il 75% delle necessità tra fine 2021 e inizio 2022: l’assetto verrà concluso l’anno prossimo.