L'assessore Raffaele Donini (Fotoschicchi)
Bologna, 6 dicembre 2021 - "Nessun taglio al personale. L'Emilia Romagna investe da anni nella sanità", parola dell'assessore Raffaele Donini, che fa il punto sui dati. Insomma, la Sanità è una priorità anche al di là della contingente pandemia da Covid. La Regione ha investito in maniera massiccia sul rafforzamento dell’organico degli ospedali e dei luoghi di cura, sia in termini numerici che di qualità del rapporto di lavoro. A partire da chi era già in prima linea a servizio della sanità regionale per la salute dei cittadini, valorizzandone l’esperienza maturata.
Sanità in Emilia Romagna: i numeri
A testimoniarlo sono i numeri, con oltre il 170% del turnover assicurato negli ultimi due anni, e circa 23mila assunzioni fatte in sanità nel quinquennio 2016 e il 2020. Nella prima parte del 2021, inoltre, le assunzioni sono state oltre 5000. E Donini annuncia per giovedì 9 dicembre la convocazione di un incontro con le Organizzazioni sindacali, a cui oggi stesso l’assessore ha inviato una lettera di chiarimento.
"Investiamo nella risorsa più preziosa"
Spiega l'assessore alle Politiche per la salute: "La nostra Regione investe da anni nella risorsa più preziosa che ha: gli uomini e le donne che rendono il nostro servizio sanitario quello che è. Lo abbiamo fatto in tutti questi anni e tanto più durante la pandemia, assumendo nuove persone e stabilizzando quelle che già c’erano, come dimostrano i dati. Non smetteremo certo adesso. Alla luce delle risorse assegnate dal Governo, e in attesa della futura assegnazione per il 2022 e 2023, la Direzione generale ha diramato questa circolare per la necessità di tenere la spesa sotto controllo e assicurare tutto il possibile alla gestione dell’emergenza, che purtroppo non è finita. In ogni caso oggi stesso abbiamo scritto ai sindacati, dando disponibilità ad incontrarli".
Le indicazioni sulle assunzioni
Inoltre, Donini precisa che "le indicazioni relative alle assunzioni contenute nella circolare inviata alle Aziende sanitarie sono valide fino al prossimo 31 dicembre e che, in ogni caso, non riguardano la campagna vaccinale in corso e situazioni in cui si riscontrino evidenti carenze di organico, prima fra tutte quelle relative ai pronto soccorso".