Scuola Emilia Romagna: si impara l'inglese anche al nido e alla materna

Il progetto: dapprima i bimbi impareranno a riconoscere i suoni delle parole, poi le collegheranno agli oggetti più comuni, quindi le ripeteranno, imparando così a comunicare

Emilia-Romagna: progetto per insegnare l'inglese al nido e alla materna

Emilia-Romagna: progetto per insegnare l'inglese al nido e alla materna

Bologna, 4 agosto 2021 - “Sentire l’inglese” è il progetto che prevede - già da settembre – la conoscenza dell’inglese da parte dei bambini con meno di sei anni, iscritti a 76 nidi e materne dell’ Emilia-Romagna. Dapprima i bimbi impareranno a riconoscere i suoni delle parole, poi le collegheranno agli oggetti più comuni, quindi le ripeteranno, imparando così a comunicare. Non in italiano, ma in inglese

Il progetto, primo in Italia per estensione capillare sul territorio, è stato voluto dalla Regione che ne ha affidato l’elaborazione al Dipartimento di Scienze dell'Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna, con il coinvolgimento dei Coordinamenti Pedagogici Territoriali. Per realizzarla, la Regione e l’Università hanno stipulato una convenzione che da un lato impegna la Regione a promuovere e supportare azioni di raccordo e coordinamento territoriale per la realizzazione del progetto, e dall’altro l’Università a svolgere la formazione degli educatori dei servizi sul metodo di approccio dell’inglese da parte dei bambini e sull’uso corretto dei materiali didattici appositamente ideati. Il progetto Della durata triennale, Sentire l’inglese mira a lavorare sulla comprensione di suoni e parole, attraverso un percorso di ascolto guidato e animato da gioco e musiche in cui l’inglese si inserisce in piccoli spazi quotidiani nelle ore di permanenza dei bambini nei servizi educativi, in piena armonia con le altre lingue parlate in famiglia (quindi non solo l’italiano nel caso di bambini stranieri) e con le attività inclusive svolte a scuola.

Da settembre, la sperimentazione coinvolgerà 2 servizi educativi (inizialmente nidi) di ciascuno dei 38 distretti sociosanitari dell’Emilia-Romagna, per un totale di 76 progetti pilota. In seguito i progetti potranno essere triplicati di anno in anno, fino alla completa copertura dei servizi educativi del territorio.

“Realizzare questa sperimentazione che coinvolge i bambini piccoli e piccolissimi- sottolienano il presidente, Stefano Bonaccini e la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein- significa assicurarsi che l’educazione alle lingue parta sulla base di un impianto pedagogico e interculturale solido. Abbiamo bisogno di contrastare l’aumento del divario sociale fin dall’infanzia, e questa esperienza può dare un grosso contributo a raggiungere questo risultato. Tra l’altro inserire l’inglese nella fascia 0-3 e 3-6 anni significa dare a tutti pari opportunità di accedere alla conoscenza di un’altra lingua, senza gravare sul bilancio famigliare”.

“Per il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G.M. Bertin” - aggiunge Licia Masoni, coordinatrice del progetto- questa convenzione rappresenta una opportunità fondamentale di portare avanti una ricerca-formazione triennale innovativa sull’inserimento delle sonorità della lingua inglese all’interno della quotidianità dei servizi 0-3-6, nel rispetto di altre lingue, della multiculturalità e del naturale processo di crescita cognitiva ed emotiva dei bambini nella fascia 0-3-6. Ai fini della sperimentazione, saranno fondamentali la collaborazione e il dialogo costante con i singoli servizi i quali, condividendo le loro personali esperienze ed esigenze, parteciperanno attivamente a ogni fase della ricerca e della formazione di educatrici, educatori e insegnanti al loro interno”.