A processo badante accusato di maltrattamenti contro Tarcisio Manna

Il 66enne era diventato un caso nazionale perché denunciò la struttura di Mondaino in cui era ricoverato. E’ annegato 4 anni fa

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Era morto annegato nell’estate del 2017. Stava facendo il bagno al mare in compagnia di una delle sue sorelle. Una fine, quella di Tarcisio Manna (foto), 66 anni, fanese, che aveva colpito al cuore tutta la comunità. Anche perchè la vita di Tarcisio era arrivata addirittura alle cronache nazionali per essere finito al centro di una vicenda di maltrattamenti nella struttura di Mondaino in cui era ricoverato. Ieri, il suo nome è invece risuonato in aula del Tribunale di Pesaro. Come vittima, questa volta, del suo badante, un uomo straniero, di origini sudamericane, finito a processo con l’accusa di maltrattamenti e lesioni (difeso dall’avvocato Andrea Cassiani).

I fatti, secondo l’accusa (pm Maria Letizia Fucci) sarebbero successi tra il 2014 e il 2017. L’imputato, che si occupava di Tarcisio come badante incaricato dalla famiglia, lo avrebbe in più occasioni picchiato, offeso e costretto a vivere in uno stato di prostrazione e paura costante. Un inferno andato avanti per anni. Un giorno però Tarcisio ha cominciato a raccontare quello che gli stava succedendo. Si è aperto con le sorelle, poi con il nuovo badante che nel frattempo aveva preso il posto di quell’altro. E poco alla volta sono stati messi insieme i pezzi.

Tarcisio aveva riferito di essere stato picchiato in più occasioni. Una volta l’ex badante gli avrebbe dato addirittura un calcio sul sedere provocandolgi la frattura del coccige. Poi aveva raccontato di insulti e offese continue, di minacce. Quello che avrebbe dovuto occuparsi di lui, sarebbe diventato invece il suo aguzzino. L’imputato respinge gli addebiti e afferma di non aver mai messo le mani addosso a Tarcisio, e di non averlo maltrattato neppure a parole. Una versione che ribadirà presto anche in aula.

E.Ros.