Acquistate sei lastre delle scenografie di Torelli

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FANO

"E’ un’acquisizione importante perché offre interessanti spunti di approfondimento e di ricerca sulla figura di un nostro illustre cittadino: l’inventore Giacomo Torelli, lo scenografo più importante dell’epoca Barocca". Con queste parole la dirigente dell’Ufficio Cultura Claudia Carbonari e il sindaco Massimo Seri, ieri hanno presentato alla stampa le sei lastre in rame incise con la tecnica dell’acquaforte relative ad alcune scenografie di Giacomo Torelli, che l’amministrazione ha recentemente acquistato da un collezionista fanese, Romolo Eusebi, per 12mila euro. "Le lastre acquistate sono pertinenti tre all’opera Le nozze di Peleo e Teti (1639) e tre all’opera La finta pazza (1641) - hanno spiegato mostrandole -. La prima della Finta pazza a Venezia durante la stagione di Carnevale del 1641 inaugurò il Teatro Novissimo e divenne una delle opere più popolari del Seicento. Le scenografie e gli effetti visivi realizzati da Torelli furono descritti in un libretto, il Cannocchiale per la finta pazza, apparso dopo la stagione lirica. Visivamente rimangono solo queste immagini. Le nozze di Peleo e Teti invece è un dramma commissionato dal cardinal Mazzarino a Parigi nel 1654 per celebrare l’incipiente regno di Luigi XIV".

Quando non c’erano le fotografie, tantomeno la diffusione digitale, le immagini si trasmettevano ai posteri con la stampa. "Le lastre furono realizzate da importanti pittori e incisori, tra cui Nicolas Cochin (Parigi, 1715-1790), che ebbe incarichi anche alla Corte di Luigi XV, Stefano Della Bella (Firenze, 1610-1664), che operò in Italia, alla Corte dei Medici e in Francia, presso il cardinale Richeliu, Issrael Silvestre e Antonio Calabresi, pittore e incisore fanese, attivo nel 1705". Le lastre vanno ad arricchire il patrimonio del Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano. Ma al momento non saranno esposte. "Pensiamo di organizzare una mostra nel 2023" conclude Carbonari.

Tiziana Petrelli