Alma Parla la squadra: "Qui è mancato tutto"

Giocatori all’attacco dopo l’inutile vittoria: "A parte tifosi e città, nessuno ci ha aiutato. Ma questo gruppo non ha mai mollato"

Alma Parla la squadra: "Qui è mancato tutto"

Alma Parla la squadra: "Qui è mancato tutto"

ALMA JUVENTUS

5

REAL MONTEROTONDO

2

ALMA JUVE (3-5-2): Piersanti 6 (43’ st Bellucci ng); Riggioni 6, Mancini 6, Dubaz 6; Allegrucci 7 (35’ st Biagioni ng), Antonioni 6, Urbinati 6 (27’ st Manna 6), Zanni 6,5, Roberti 6, (23’ st Giuli 6); Gonzalez 6, Coulibaly 6 (1’ st Pierfederici 7). A disp. Saponaro, Ricci, Malshi, Rovinelli. All. Manoni.

REAL MONTEROTONDO (4-3-3): Casagrande 6 (23’ st Simionato 6); Macri 6,5, Albanesi 6, Nardoni 6 (17’ st Malvestuto 6); Cantiani 6 (11’ st Primasso 6), Riccucci 6, Compagnone 6 (27’ st Manca 6); Dragotto 6 (11’ st Napoleoni 6), Scaffidi 6, Squerzanti 6,5. A disp. Pasqui, Calisto, Melalandri, Perrotta. All. Polverini.

Arbitro: Buzzone di Enna 6, assistenti Petrakis e Bertelli.

Reti: 10’ pt Squerzanti, 27’ pt Allegrucci, 5’ st e 9’ st Pierfederici. 24’ st Allegrucci. 33’ st Macri, 35’ st Zanni.

Note: sereno, terreno buono, spettatori 500. Ammoniti: Coulibaly. Angoli 3-5, recuperi 2’ + 5’.

La più inutile delle vittorie, il più bello degli addii. L’Alma si congeda dalla serie D regolando un Real Monterotondo che schiera 8/11 di panchinari in una gara priva di contenuti. Sorpresa all’inizio dalla rete di Squerzanti su angolo, il Fano pareggia prima dell’intervallo con un tiro angolato di Allegrucci e poi straripa nella ripresa con l’ingresso di Pierfederici (doppietta) e i gol ancora di Allegrucci e Zanni intervallati da quello di Macri.

Ma il momento più emozionante avviene alla fine, quando in sala stampa si presentano tutti i giocatori e allenatori. "Siccome non ci è sempre stata data la possibilità di dire la nostra – ha detto capitan Urbinati a nome di tutti – è giusto almeno a fine stagione chiedere scusa per non aver raggiunto l’obiettivo. Così si fa nello sport. Ma noi sappiamo di aver dato dato tutto ogni giorno, anche nei momenti più difficili quando non si sapeva neppure se si finiva il campionato. Questo gruppo non ha abbassato la testa in nessun modo e per nessuna ragione. È giusto dire che, a parte i tifosi e la città, non siamo stati aiutati da nessuno. La squadra è stata danneggiata per altri motivi. Inutile girarci intorno, ci sono state mancanze troppo grosse perché questa nave potesse essere stata portata in porto; mancanze professionali, organizzative, di serietà e umane. Di fronte a tutto questo la squadra non ha saputo andare oltre. Volevamo rendere una stagione, che fuori dal campo è stata imbarazzante, indimenticabile. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta, anche se questi ragazzi dal 25 luglio, giorno dello sfratto dall’hotel, sono stati l’unica costante di questa stagione. Siamo retrocessi, ma questo spogliatoio di bravi ragazzi dai 16 ai miei 36 anni non è retrocesso, ha dato l’anima coi suoi pregi e difetti, mentre qualcun altro l’anima per questa maglia non l’ha data. Nel calcio succede che non arrivino i risultati, però la dignità, il rispetto e l’umanità di questo gruppo non retrocedono".

Silvano Clappis