Arrestata la gang delle auto rubate, 4 in cella

Partivano da Cerignola di Foggia e colpivano a Fano rubando Golf e Polo anche alimentate a metano. Per poi rivenderne i pezzi

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Rubavano auto per smontarle e rivendere i pezzi di ricambio. Fino a quando gli uomini del Commissariato di Fano sono riusciti ad identificare gli autori e a catturarli grazie all’emissione di 4 ordinanze di custodia cautelare. Sono un gang pugliese pendolare del crimine. Rubava e tornava subito in Puglia, smontando la macchina. L’inchiesta è partita in seguito ad alcuni furti di auto avvenuti a Fano. In particolare gli accertamenti degli investigatori del Commissariato hanno puntato sulla rivendita a basso costo dei pezzi di ricambio di autovetture munite di impianto di alimentazione a metano o di grossa cilindrata nella provincia di Foggia. A seguito di una arresto in flagranza effettuato dagli agenti del Commissariato fanese avvenuto ad aprile scorso e del recupero di due auto rubate a Fano, le indagini hanno avuto una determinante accelerazione con l’identificazione dei componenti dell’intera banda che aveva base a Cerignola e alla definizione del metodo usato. Che è questo: i malviventi partivano dalla Puglia giungendo a Fano in tarda serata per poi colpire a notte fonda in modo da allungare i tempi per i proprietari delle auto rubate di realizzare quanto avvenuto e allertare le forze di polizia. Le auto venivano forzate e avviate mediante l’utilizzo di una centralina di sostituzione. Immediatamente dopo, poi, effettuavano il viaggio di ritorno verso sud. A seguito delle indagini degli agenti fanesi e della procura della Repubblica di Pesaro, il gip ha emanato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di 4 autori dei furti rintracciati a Cerignola che gli agenti del Commissariato fanese hanno eseguito con la collaborazione della Squadra Mobile pesarese, foggiana e del Commissariato della città pugliese.

E’ certo che la banda è fortemente sospettata di aver rubato altre auto costose sia a Fano che a Pesaro ma non ci sarebbero ancora le prove per attribuire loro questi ennesimi furti. Il gruppo agiva a colpo sicuro, arrivando a Fano sapendo già dove colpire. Significa che potevano contare su qualcuno che si muoveva sul territorio per indicare alla banda dove colpire. Ulteriori sviluppi delle indagini potrebbero aversi nei prossimi giorni dopo gli interrogatori di garanzia degli arrestati, di cui al momento non si conoscono i nomi.