Biodigestore, maggioranza sempre più divisa

Tanti esponenti contro l’ipotesi Barchi. Biagioli, Comitato: "Cosa avrebbe fatto Fano se Terre Roveresche lo avesse realizzato sul suo territorio?"

Migration

di Anna Marchetti

"Sindaco Seri lo sa perché siamo qui? Perché il progetto del biodigestore presentato da Feronia è diventato il progetto di Aset-Feronia-Acea. Dopo che abbiamo lottato contro quell’impianto adesso salta fuori che dentro c’è anche Fano". Così Mauro Biagioli presidente del comitato contro il biodigestore, che ieri pomeriggio ha organizzato la manifestazione a Fano si è rivolto al primo cittadino fanese. "Fano cosa avrebbe fatto – si è chiesto Biagioli – se fosse stata Terre Roveresche a costruire l’impianto nel suo territorio?". Tiziano Busca, in rappresentanza del Psi, rimane convinto che la manifestazione di ieri "aiuti la città a difendere Aset e a riaprire il dialogo con Mms". Insiste Busca per "la revoca della manifestazione d’interesse (indetta dal Comune per individuare il partner di Aset nella costruzione del biodigestore ndr) e invita il sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli, a farsi promotore di un tavolo istituzionale insieme al presidente della Provincia e ai sindaci di Fano e Pesaro per riprendere il dialogo tra Aset e Marche Multiservizi".

Confusi tra i manifestanti anche gli ex sindaci Cesari Carnaroli e Francesco Baldarelli. "Il biodigestore è necessario – afferma Baldarelli – ma va realizzato a Fano. La nostra città ha gli strumenti e la capacità per poterlo costruire nell’area di Monteschiantello". "Siamo contrari – afferma Teodosio Auspici, anche lui del circolo Gramsci – all’impostazione che impianti come il biodigestore vadano bene, basta che non si faccia nel giardino di casa propria. Si realizzi nella discarica di Monteschiantello trovando le risorse necessarie come Astea ha fatto per il biodigestore di Osimo". Presenti alla manifestazione i consiglieri comunali del Pd (l’area minoritaria di Futuro Democratico) Enrico Nicolelli ed Enrico Fumante e l’ex segretario Alberto Bacchiocchi, indicato da FD come consigliere di Aset. "Non è stata sfruttata l’opportunità di costruire l’impianto a Bellocchi – afferma Bacchiocchi ma non è accettabile che ci si inventino nuove iniziative". Tra il pubblico anche il consigliere di Noi Città Giampiero Pedini (favorevole all’alleanza con Mms) e il collega di Noi Giovani Edoardo Carboni che ha insistito perché "la politica locale si armi del coraggio che una questione così complessa richiede e riprenda il dialogo con Marche Multiservizi con il solo ed unico scopo di valorizzare il patrimonio pubblico di questa provincia e mantenerlo in mano pubblica, affrontare le sfide future, rafforzare i rapporti all’interno della provincia contro incursioni esterne e ridistribuire la ricchezza derivata da una gestione virtuosa dei servizi".

I titolari dei locali della piazza arrabbiati contro l’Amministrazione comunale, i consiglieri comunali e gli esponenti politici di maggioranza che hanno consentito una manifestazione nella serata del Mercoledì degli Artisti. "Non ce la prendiamo con gli organizzatori della manifestazione – spiega Stefano Mirisola dell’Idea.le – ai quali abbiamo messo a disposizione le casse per parlare, ma con i consiglieri comunali e le figure di spicco della maggioranza che hanno dimostrato di non conoscere cosa succede nella loro città e di non preoccuparsi dei danni economici creati".