TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Poveri ma belli, tutti i volti di Borgo Cavour. Guarda le foto

L'ultimo lavoro letterario dello storico Dante Piermattei racconta uno dei quartieri più antichi di Fano

Vecchio caro... Borgo Cavour

Fano (Pesaro e Urbino) 11 agosto 2016 - Le storie, i volti, le passioni di Borgo Cavour rivivono tra le pagine patinate di un opuscolo che profuma di tradizioni. Si intitola 'Vecchio, caro.... Borgo Cavour' la nuova fatica letteraria di uno storico certosino come Dante Piermattei, che questa volta è riuscito a recuperare dai cassetti della memoria cittadina racconti, aneddoti e curiosità di uno dei quartieri popolari più antichi della città. Quarantotto pagine fotografiche accompagnate da brevi ma significativi scritti che raccontano quell'operosa borgata, fatta di botteghe e artigiani, che in un'epoca in cui sempre più saracinesche si abbassano desertificando quei luoghi... rappresentano un'incantevole operazione nostalgia.

"E' un opuscolo – spiega Piermattei – che serve, in occasione della Festa del Borgo, per far capire di cosa stiamo parlando". Ma in realtà è molto di più. E' la storia di un pezzo di Fano che si chiamava Contrada San Leonardo prima di diventare l'attuale Borgo Cavour, dopo l'unificazione del Regno d'Italia. "Era una borgata estremamente povera – prosegue Piermattei – che si è sempre voluta bene: nel bisogno i cittadini si univano". Relegati alla periferia della città, furono i Malatesta a farli entrare nel contesto cittadino erigendo le mura malatestiane di cui ai giorni d'oggi non resta alcuna traccia. "Qui è vissuta una figura che meriterebbe la gloria degli altari" dice Piermattei ricordando don Achille Sanchioni, il mitico parroco di San Leonardo che fu sede parrocchiale fino agli anni ’90, la più grande della città estesa fino a Bellocchi: comprendeva i Piattelletti con tutte le vie davanti e di lato alla chiesa, San Orso, i Tre Ponti, via Papiria, il Campo d'Aviazione e Chiaruccia. Per ben cinquant’anni, fino al 1997, don Achille, il prete buono, è stato punto di riferimento delle famiglie e dei giovani che non lo hanno mai dimenticato.

"Borgo Cavour – conclude Piermattei - è stata anche una delle culle dell’anarchia cittadina degli inizi del Novecento. Non poteva essere diversamente date le condizioni di grande miseria in cui la gran parte degli abitanti del quartiere viveva". Dalla storia della porta che non c'è più, passando per l'antica chiesa dei Piattelletti (per il suo pavimento maiolicato), le gesta degli atleti del pallone al bracciale e del pittore di via Monaldi, le storie della famiglie che abitarono i palazzi Ferri Fucci e Baccarini fino ad arrivare agli stradini e il Caffè Cavour: questo libretto gratuito edito dalla Carifano è un viaggio fotografico per chi vuole gustare i sapori di un tempo.