Cake Star: la tv scambia i fanesi per pesaresi

Il programma incorona ’Guerrino’ ma della Città della Fortuna non si parla mai

Da sinistra Luca Santini, Matteo Cavazzoni e Andrea Urbani quando scoprono il verdetto

Da sinistra Luca Santini, Matteo Cavazzoni e Andrea Urbani quando scoprono il verdetto

Fano (Pesaro e Urbino); 28 marzo 2021 - E’ stato un... dolce avvelenamento dei pozzi, la sfida tra i migliori pasticcieri – due di Fano ed uno del capoluogo –, andata in scena venerdì sera sul canale Real Time nell’ambito del programma Cake Star condotto da Katia Follesa. Una sfida che ha scontentato tutti: s’è parlato sempre e solamente di duello tra pesaresi, per cui non s’è citata praticamente mai Fano. Ed anche Urbino è stata completamente ignorata benché faccia anch’essa provincia. In mezzo alle uova, al burro, al latte e allo zucchero si sono prestati alla sfida ’Guerrino’, al secolo Andrea Urbani, Cavazzoni (Matteo) e quindi Alberini di Pesaro.

Chi la prende a ridere è Andrea Urbani: "Mi è arrivato un messaggino del vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini che mi ringraziava per la pubblicità che è stata fatta a Pesaro e a Rossini. Poco dopo ha chiamato anche Etienn Lucarelli, il nostro assessore, che mi ha detto invece che voleva protestare perché Fano non era stata citata, per cui avrebbe anche chiamato i responsabili della trasmissione. In realtà il format era quello per tutti e per tutte le province italiane, per cui si doveva parlare solo di Pesaro. Questo ci è stato imposto per cui siamo stati alle regole".

Sullo stesso binario anche Matteo Cavazzoni: "Ci hanno fatto firmare duemila fogli prima della trasmissione dove ci sono state imposte le regole. Poi abbiamo registrato tutto a dicembre per cui hanno tagliato e cucito come volevano e non si poteva intervenire. Ho provato a buttare lì una battuta in fanese ed ho visto che poi sotto ci hanno messo la traduzione in italiano. Comunque sono contento per come è andata perché ho ricevuto un sacco di complimenti da tutta la clientela. La fanesità? Mi è seccato non poco il fatto che si dovesse parlare solo di sfida pesarese, ma questo ci hanno imposto e ci siamo dovuti adeguare. Comunque se prima mi conoscevano solo a Fano, ora mi conoscono anche a Pesaro per cui potrei farci un pensierino, nel senso di aprire un punto anche nel capoluogo".

Ma com’è finita la sfida? "Guardi ha vinto ’Guerrino’ – continua Matteo Cavazzoni – ma con un solo punto di vantaggio rispetto a me, per cui si potrebbe tranquillamente parlare di un parimerito. Poi molto distaccato ’Alberini’ di Pesaro". Il pesarese tra l’altro sarebbe stato messo in campo proprio dai fanesi, ai quali gli autori avevano chiesto suggerimenti: "Quando sono stato contattato – dice Urbani – mi è stato chiesto chi erano i migliori del settore. E per Pesaro, che non ha una grande tradizione pasticciera, ho fatto il nome di Alberini. Se ho avuto reazioni? Un martellamento di telefonate e messaggini, e quasi tutti si lamentavano del fatto che è scappato fuori che eravamo tutti pesaresi. Il campanile insomma si è fatto sentire, ma non potevamo farci nulla. Ho cercato anch’io di parlare della Moretta e dei pescatori, ma non c’è stato nient da fare".

Una pubblicità, questa, che comunque potrebbe portare dei vantaggi: ad esempio quello di allargare il bacino della clientela anche a Pesaro. "Ma, guardi, in verità io ho una bella clientela che arriva anche da Pesaro. Addirittura anche 4 cinesi che vengono da me perché sostengono che la nostra pasticceria è di livello superiore. Poi ad essere sinceri io ho un bel rapporto anche con gli amministratori pesaresi perché dovevamo fare il panettone Rossini e quindi anche il dolce Rossini, progetti poi rimasti fermi perché siamo alla ricerca di un giusto contenitore. Al di là comunque del campanile non è da escludere che possa aprire una pasticceria anche a Pesaro – continua Urbani – perché c’è una differenza tra le due città". E qual è? "Fano è sempre rimasta sempre piccola e un po’ proviciale mentre Pesaro ha un altro respiro, è col passare degli anni è diventata una città".

m.g.