Carbon Line, 100 brindano. Sicurezza sul lavoro e soldi

Dopo 14 mesi di trattative chiuso il contratto integrativo con molti benefici. Lavoratori coinvolti anche nella gestione produttiva. Soddisfatti i sindacati.

Carbon Line, 100 brindano. Sicurezza sul lavoro e soldi

Carbon Line, 100 brindano. Sicurezza sul lavoro e soldi

In un mercato, e non fa eccezione nemmeno la nautica, in leggera flessione rispetto allo scorso anno, alla "Carbon Line", una delle grandi aziende che producono scafi in vetroresina per gli yacht e non solo, i sindacati hanno chiuso un contratto integrativo che definiscono "tra i più avanzati a livello provinciale". La Carbon Line che ora è guidata solo da Michele Pierleoni, ha tre stabilimenti produttivi con la base nella storica sede in via Papiria. La Carbon Line occupa più di cento persone senza contare tutto l’indotto. "Una delle cose più importanti – dicono i rappresentanti sindacali dopo la chiusura dell’accordo – al di là della parte economica è il punto relativo alla sicurezza sul lavoro che in questo momento riteniamo il più importante".

A chiudere la partita per il contratto integrativo si sono confrontati con la proprietà Andrea Piccolo per la Cgil, Ambra Donnini per la Cisl e quindi Daniele De Angelis per la Uil. Nella sostanza si è davanti a un premio aziendale la cui base di partenza è di 2mila euro annui. Quindi integrazione al congedo di maternità o paternità al 100% per i primi due mesi e per i mesi a seguire del 60%. Un accordo che prevede poi una settimana di formazione per la sicurezza al momento dell’assunzione. Punto questo molto sentito dai sindacati anche perché fino a qualche anno fa alcune aziende che lavorano per il settore della nautica erano paragonate a campi per la raccolta del cotone della Carolina del Sud, ai tempi della capanna dello zio Tom.

Nell’articolazione di questo accordo c’è anche il coinvolgimento di tutte le maestranze al fine di far scattare il premio di produzione che avverrà "in seguito al raggiungimento di alcuni obiettivi di risparmio e che verrà distribuito al 50% tra datore di lavoro e lavoratori. Ed uno degli obiettivi è la riduzione degli scarti industriali e un’attenta gestione dei rifiuti industriali anche in un’ottica di tutela ambientale".

Dicono Cgil, Cisl e Uil: "Dopo un confronto lungo 14 mesi, comunque costruttivo e di reciproca disponibilità, abbiamo sottoscritto un’ipotesi di accordo del contratto aziendale che è stato poi approvato all’unanimità da parte dei lavoratori". In questa lunghissima trattativa finita comunque in maniera positiva, i tre sindacalisti sottolineano anche "la disponibilità del titolare della Carbon Line Michele Pierleoni che è stato assistito dal consulente del lavoro Fabio Licari". Tanto per restare nell’ambito della nautica, lo stabilimento della Pershing di Mondolfo è stato al centro nelle scorse settimane di una piccola rivoluzione perché la direzione del cantiere è passata in mano ad una donna. La Pershing è un marchio controllato dal gruppo Ferretti.