Coppa Italia per droni, a Fano si vola alto

L’associazione DRF è stata fondamentale per organizzare il primo appuntamento di una pratica in forte ascesa e diffusione

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Gli Schumacher del drone protagonisti della prima Coppa Italia organizzata dall’associazione fanese DRF (Drone Racing Fano). Disciplina per la quale servono prontezza di riflessi e competenze in informatica, meccanica e dell’elettronica, talenti che i giovani di tutta Italia, fanesi compresi, hanno potuto mostrare nella prima Coppa Italia DRF che si è conclusa da pochi giorni.

"Sei tappe – spiega il presidente di DRF, Loris Penserini, ingegnere e docente – a cui hanno partecipato una cinquantina di piloti: dai 16-17 anni fino ai 50 anni". "I concorrenti più forti – prosegue Penserini – sono i giovani intorno ai 20 anni: la loro prontezza di riflessi è superiore a quella dei pilota di Formula 1. Inoltre i piloti di droni sono anche meccanici perché ognuno di loro si costruisce il proprio drone e, per questo, deve avere competenze specifiche".

A dare loro una mano, associazioni come la DRF, che raggruppa una quarantina di talenti ai quali è offerta la possibilità di allenarsi negli spazi all’aperto della cooperativa Tre Ponti. L’organizzazione della prima Coppa Italia di Drone Racing è per DRF un grande traguardo: "La nostra associazione – spiega Penserini – dal 2017 è affiliata al Csi (Centro sportivo italiano) tramite il Comitato di Fano, è iscritta nel registro del Coni e coordina un gruppo di organizzazioni sportive, distribuite su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di far crescere in Italia, un vivaio amatoriale per il Drone Racing Fpv. All’inizio 2020, la direzione nazionale del Csi, ci ha affidato la presidenza del torneo nazionale della Coppa Italia e questo ci ha permesso, per la prima volta in assoluto in Italia, di definire una graduatoria nazionale determinata dai punteggi ottenuti dai piloti nelle singole gare del torneo".

Torneo che si è potuto tenere nel rispetto delle norme anticovid: "Il Drone Racing non è uno sport di contatto – chiarisce Penserini – le gare si svolgono all’aperto, ogni pilota ha la propria attrezzatura ed è assicurato il distanziamento sociale". Nei primi posti della Coppa Italia, però, non ci sono piloti fanesi. "Eppure anche noi – assicura Penserini – abbiamo un fuoriclasse: si tratta di Luca Bacchiocchi che, però, in questa occasione non ha potuto partecipare a tutte le gare". Ecco la classifica della Coppa Italia DRF: 1° posto la studentessa di Lecce, Luisa Rizzo (LeonFire), del team FPV Drone Extreme Puglia. Con solo un punto di scarto, al 2° posto c’è l’uomo da battere del 2021, lo Shumacher del drone racing italiano, il laureando in Informatica, Francesco Hudema (Fransis) di Barga in provincia di Lucca, del team Drsi (Drone Racing Series Italia-Csi di Pistoia). Rivelazione del 2020, Andrea Castriotta (Andre89) di Trieste, del team Blue Eyes dell’associazione LivenzaFly. Subito dopo un veterano del drone racing Alessandro Cappellini (Kappe), del team Drsi, la seconda rivelazione del torneo, il bolognese Giovanni Di Nardo (PropKill), del team Gace (Gruppo aeromodellismo Castelfranco Emilia-Csi Modena)". Nonostante l’emergenza sanitaria, DRF non si ferma e invita i piloti "a rimanere sintonizzati" perchè, dopo il successo ottenuto durante il lockdown, sarà rilanciato il torneo con il simulatore "DRF Velocidrone tournament".

an. mar.