Fano, spiagge senza sigarette. Nuovo ok in giunta

Regolamento modificato come chiesto dai bagnini. Si accorcia la distanza tra ombrelloni

Vietato fumare in spiaggia

Vietato fumare in spiaggia

Fano, 19 luglio 2019 - Divieto di fumo, e di abbandono delle cicche, in mare (nei 200 metri dalla costa), nella battigia, nel lido (il tratto di spiaggia che può essere raggiunto dall’acqua) e in tutte le spiagge libere. La sigaretta è invece ammessa sotto gli ombrelloni delle spiagge attrezzate, se gli stessi saranno dotati di portacenere e di contenitori per la raccolta dei mozziconi, e se saranno ad una distanza l’uno dall’altro di almeno 50 centimetri, per evitare gli effetti del fumo passivo tra vicini di spiaggia. Il divieto non si applicherà neppure nei bar, nei ristoranti, nelle aree gioco e in prossimità delle piscine all’interno delle concessioni.

Queste le disposizioni contro il fumo e a tutela dell’ambiente, previste nel regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti, che dovrebbero entrare in vigore dal primo agosto, se non ci saranno modifiche sostanziali da parte del Consiglio comunale. Regolamento che ieri mattina è stato di nuovo approvato dalla giunta dopo le modifiche suggerite dagli operatori balneari. Nella prima versione, infatti, per questo fine stagione il divieto di fumo era stato previsto anche sotto gli ombrelloni delle spiagge in concessione e la deroga rinviata al 2020. Tra l’altro per l’applicazione della deroga si richiedeva, non solo che gli ombrelloni fossero dotati di posacenere, ma anche che fossero distanti un metro e mezzo l’uno dall’altro (ora si è passati a 50 centimetri). Modifiche a parte, l’assessore all’Ambiente Samuele Mascarin è soddisfatto del risultato raggiunto perché si tratta di «un intervento assai più stringente e articolato di quelli adottati da altri Comuni vicini. Un intervento più serio perché affronta il tema della tutela dell’ambiente e della salute».

Il riferimento è a Pesaro dove il divieto di fumo, adottato tramite ordinanza, riguarda solo la battigia e il mare, nei 200 metri dalla costa, e a Senigallia e a Mondolfo dove i sindaci non ha disposto alcun divieto. Fano, inoltre, sottolinea «la maggiore solidità giurisprudenziale» del divieto di fumo disposto tramite il regolamento comunale sui rifiuti (che ridurrebbe le ipotesi di ricorso) piuttosto che attraverso un’ordinanza del sindaco. «All’ordinanza – fanno notare dal Comune – si ricorrere in situazioni di necessità e urgenza che non ci sono nel caso specifico. Il regolamento, inoltre, dura nel tempo e una volta approvato non si revoca con la stessa facilità con cui si revoca un’ordinanza perché è espressione della volontà del Consiglio comunale». In ogni caso al termine della stagione, l’Amministrazione farà, insieme con gli operatori, una valutazione degli effetti delle nuove disposizioni. Mascarin ha già chiarito che l’obiettivo del Comune non è quello di «vietare il fumo ma evitare l’abbandono dei mozziconi di sigaretta in mare e nelle spiagge». Questo spiega il divieto imposto nelle spiagge libere dove non c’è il problema del fumo passivo, ma c’è quello delle cicche.