Incinta e sola a Fano, valanga di aiuti per Erica Rossi. "Grazie, sono felice"

La donna di 37 anni, col compagno che si è dileguato, ha chiesto un tetto in vista del parto. Ricevendo tante risposte

Erica Rossi, 37 anni

Erica Rossi, 37 anni

Fano, 13 febbraio 2020 - Erica Rossi, la donna di 37 anni, incinta, abbandonata dal suo compagno, un maturo ristoratore fanese molto conosciuto, e sfrattata dal bed & breakfast dove alloggiava, ora non è più sola. Il suo grido d’aiuto è stato accolto da moltissimi lettori del Carlino, che ieri per tutto il giorno hanno contattato la redazione, offrendo la loro disponibilità ad accogliere Erica, che si trova all’ottavo mese di gravidanza e cerca un luogo dove abitare. Madri e padri di famiglia, di Pesaro, Fano e dell’entroterra, ma anche uomini e donne che vivono da soli hanno teso una mano ad Erica. Una risposta solidale che ha scaldato il cuore della prossima neomamma, originaria di Assisi ma residente a Fano da tempo, che ieri, dopo l’ultima ecografia, ha saputo che aspetta una bambina, alla quale darà il nome di Roberta o Nicole, in ricordo dei suoi amati genitori che non ci sono più.  

«Sono felice – ha commentato – e spero di scegliere la persona giusta, tra quelle che mi hanno contattata, per dare una sicurezza alla mia figlioletta, almeno per i primi tempi e finché non sarò autonoma svolgendo un lavoro. Non è umano vivere con l’angoscia di essere cacciati da un momento all’altro, specie quando si deve dare alla luce una creatura". Erica ha vissuto durante la gravidanza periodi limacciosi, in cui immaginava un tragico e ineludibile destino, lontana dagli affetti e dal suo compagno, scomparso nel nulla lo scorso gennaio, e alle prese con affittacamere che non potevano esserle di conforto né assecondare il suo bisogno di sicurezza, che qualsiasi madre cerca in un momento così importante della vita. Le sue lunghe giornate nell’ultimo alloggio le ha trascorse senza nemmeno la tv, ascoltando col cellulare la musica di Back, dei Pink Floyd e dei Queen, unica consolazione di un tempo di attesa interminabile. E, per quel che poteva, cercando spasmodicamente un lavoro, sollecitando gli impiegati negli uffici di sindacati e agenzie, spendendosi fino a sera, infaticabile malgrado il pancione, con l’idea fissa di portare a termine la sua missione: assicurare un futuro alla figlioletta in arrivo. "Il mio sogno è restare con la bimba a Fano – aggiunge –, dove venivo in vacanza da piccola con mamma e papà, dove nella piscina di Baia Metauro ho imparato a nuotare. Mi piace perché c’è il mare e la gente è cordiale. Nella vita, in fondo, contano le piccole cose, come i sorrisi e gli abbracci sinceri. Soprattutto la sincerità è il sentimento che più di ogni altro pretendo e mi impegno a dimostrare, anche dopo la cocente delusione che ho vissuto".  

Dalle letture di filosofia, alla passione per la chitarra classica che ha sempre suonato, fino all’innata capacità comunicativa che ha sempre dimostrato nel lavoro, Erica si descrive dinamica e intraprendente, nonostante non abbia vissuto un’infanzia felice, a causa della prematura perdita dei genitori. Di certo non vuole passare per una sbandata in cerca di accasarsi: "Sono grata a chi ha risposto al mio appello, gente con un cuore grande che ha compreso il dramma che sto vivendo, e spero di meritarmi la fiducia e l’affetto che ho cercato, che mi impegno solennemente di ricambiare".