Fano, incontra la ex con un altro ragazzo: botte al rivale

Rivale in amore agg redito da due cugini fanesi e un amico. Il pestaggio è avvenuto in un distributore I tre alla fine hanno pagato mille euro a testa, la vittima ha rimesso la querela. Condanna scampata

Migration

Fano, 10 febbraio 2023 – Incontra la ex con il nuovo ragazzo al distributore di benzina e, insieme ad altri due, aggredisce il rivale in amore, lo trascina fuori dall’auto, lo picchia e poi se ne vanno. Ma ieri i tre autori di quella improvvisata spedizione punitiva, due cugini fanesi di 22 e 24 anni e l’amico, originario della Lombardia ma residente a Cartoceto, sono stati prosciolti.

Hanno risarcito la vittima, minorenne all’epoca del fatto, residente a San Costanzo, con 3mila euro in totale, il giovane ha rimesso la querela e fatto così cadere l’architrave del processo. Condanna scampata, quindi. Non luogo a procedere, la sentenza emessa dal giudice Massimiliano Ricci. Tutto succede a maggio 2021. Il perimetro dell’aggressione è un distributore tra Fano a Marotta. Qui si ferma l’auto con dentro il minorenne insieme alla ragazza. Poco dopo però arriva un’altra macchina.

All’interno ci sono i tre giovani. Uno dei due cugini riconosce la ragazza con la quale aveva avuto una storia che era però finita, e, come è poi apparso evidente, lui non l’aveva presa bene. Alla vista di lei con quel giovane vicino ha avuto una reazione violenta e a dargli man forte ci si sono messi anche il cugino e l’amico. Insieme all’amico si è diretto verso l’auto dei due fidanzati, hanno aperto la portiera e trascinato il minorenne con forza fuori dall’abitacolo. Lo hanno buttato a terra, preso a calci, afferrato per il collo e gli hanno sferrato un pugno all’occhio sinistro, procurandogli lesioni che i sanitari del pronto soccorso hanno poi giudicato guaribili in 6 giorni.

Sfogato quel pieno di violenza, i due picchiatori sono risaliti nella loro macchina dove il cugino era rimasto ad aspettare che finissero il "lavoro". Poi se ne sono andati, lasciando il giovane ferito e dolorante e la ragazza terrorizzata. Il tempo di riprendersi e due giorni dopo il minorenne si è presentato dalle forze dell’ordine per denunciare l’aggressione. I tra sono stati accusati, in concorso, di violenza privata e lesioni aggravate dall’aver agito con crudeltà e spietatezza nei confronti della vittima e aver commesso il fatto in danno di un minorenne.

Nelle more del giudizio, gli imputati, difesi dagli avvocati Lorenzo Calandrini e Lucia Mistura del foro di Urbino, hanno risarcito i danni pagando alla vittima, assistita dall’avvocato Francesca Santorelli, mille euro a testa. Chiuso il conto, il giovane ha rimesso la querela e i tre hanno evitato la condanna.