Fano, aggredisce i carabinieri che lo sorprendono a rubare in un negozio di abiti vintage

Arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il gup gli infligge la pena di 8 mesi di reclusione, già libero con l'obbligo di firma un 26enne del Gambia

La vetrina del nuovissimo Leap Back, inaugurato appena un mese fa

La vetrina del nuovissimo Leap Back, inaugurato appena un mese fa

Fano (Pesaro e Urbino) sabato 13 gennaio 2024 -  “Per fortuna non sono uno che si lascia scoraggiare. Ma di sicuro a 19 anni, con le difficoltà che ho dovuto affrontare per aprire il negozio, rimanere vittima di una cosa del genere dopo solo un mese di attività non è cosa facile da affrontare. Ma cosa si aspettava di trovare da me?”. E' provato da una lunga notte trascorsa nella caserma dei carabinieri, Tommaso Acquadro, 19 anni, titolare del negozio Leap Back inaugurato solo il 9 dicembre scorso in via Montevecchio e già svaligiato da un 26enne del Gambia noto alle forze dell'ordine, nella notte tra giovedì e venerdì.

Era circa l'una e mezza quando lo straniero (di fatto senza fissa dimora, ma domiciliato a Mondolfo) ha sfondato la vetrina del nuovissimo negozio di abbigliamento vintage in centro storico, attualmente coperto da un'impalcatura edile . Da lì è iniziato un frastuono che ha svegliato una residente che ha subito allertato il 112. Quando i carabinieri di Fano sono arrivati        < span="">hanno trovato lì fuori una<>bicicletta carica di abiti e poi hanno visto un giovane di colore trafficare all'interno del negozio illuminato, con altri abiti, alcuni dei quali li aveva persino indossati.

Colto in flagranza di reato, il 26enne gambiano è stato fermato dai carabinieri e arrestato per “furto aggravato”. Non l'ha presa bene. E così mentre cercavano di farlo ragionare, il giovane si è ribellato aggredendo i militari con la stessa grossa tegola che aveva usato per spaccare la vetrina. Nessuno si è fatto maschio, fortunatamente, ma dopo averlo immobilizzato i carabinieri hanno dovuto aggiungere al suo fascicolo, anche il reato di “resistenza a pubblico ufficiale”. Ieri mattina l'udienza di convalida dell'arresto e il processo per direttissima al Tribunale di Pesaro: il gup gli ha inflitto la pena di 8 mesi di reclusione, rimettendolo in libertà con la misura cautelare dell'obbligo di firma.

“Che storia assurda - commenta il 19enne Tommaso - Ero a festeggiare un compleanno quando alle 2.25 ho ricevuto la telefonata dei carabinieri. Pensavo fosse lo scherzo di qualche amico. Mi sono precipitato in negozio e ci ho trovato davvero i carabinieri che facevano delle foto. La vetrina era rotta, c'erano delle macchie di sangue ei vestiti erano tutti buttati per aria. La merce l'ho recuperata tutta, i danni principali sono la vetrina e il registratore di cassa schiantato. Mentre ero alla Stazione dei Carabinieri a espletare le pratiche, sentivo questo ragazzo urlare e picchiare sulle porte come un matto. Non so se era sotto l'effetto di sostanze”. L'unica cosa certa è che la sera prima era stato visto dar di matto anche all'esterno dello Sport Park, ubriaco e con i pantaloni abbassati di fronte alla gente.

Tiziana Petrelli