
Un’impiegata consuma il pranzo davanti al pc, in ufficio (foto d’archivio)
di Anna Marchetti
Si allungherà la pausa pranzo per i dipendenti comunali che dovrebbe passare da mezz’ora, il minimo ora in vigore per ottenere i buoni pasto, a un’ora. Quello che sembra essere un provvedimento a beneficio dei lavoratori, non sarebbe però stato accolto positivamente da tutto il personale, soprattutto da chi abita fuori Fano e non può approfittare dell’ora di pausa per andare a casa e finora si arrangiava mangiando un panino al volo, magari in ufficio. L’obiettivo della giunta di centrodestra, però, è stabilire regole a cui tutti gli impiegati comunali dovranno attenersi mettendo fine al "fai da te". Tra le novità anche la maggiore flessibilità degli orari, pur garantendo l’apertura dei servizi al pubblico.
Della riorganizzazione degli uffici ha parlato il sindaco Luca Serfilippi nell’incontro che ha avuto venerdì con i sindacati territoriali e le Rsu (rappresentanze sindacali unitarie). "Quello della pausa pranzo – fanno sapere dalla Uil – ci è stato solo anticipato nell’ambito del piano di riorganizzazione del lavoro, degli uffici e degli orari. Attendiamo che ci indichino in modo dettagliato obblighi e doveri". "Stiamo parlando di decisioni – fa notare Francesco Todaro della Cisl – che non sono oggetto di contrattazione, semmai di confronto. In ogni caso mi sembra di non aver avvertito da parte del sindaco atteggiamenti di chiusura". Aggiunge Giovanna Gennarini della Cgil: "E’ stata una semplice informativa che il sindaco ha voluto fare nei nostri confronti, ancora di scritto non abbiamo ricevuto nulla. Speriamo che al più presto l’amministrazione informi i dipendenti".
La ristrutturazione della macchina comunale, annunciata da Serfilippi in campagna elettorale e confermata in questi primi mesi di governo, partirà da febbraio 2025. Nessuno stravolgimento ma qualche significativa modifica "per rendere il Comune più efficiente" e che interesserà una fetta significativa degli oltre 400 dipendenti (esclusi gli agenti della polizia locale e insegnanti). Due le novità più importanti per quanto riguarda i servizi e la suddivisione delle aree di lavoro: è stato previsto un nuovo dirigente per i Servizi sociali, settore che, a differenza di ora, sarà separato da Turismo e Cultura. Quest’ultimo continuerà ad essere guidato dal dirigente Ignazio Pucci. Il sindaco, inoltre, si è voluto riservare la possibilità di avere un capo gabinetto anche se la nomina non sarebbe all’ordine del giorno. Tale funzione continuerà ad essere svolta dal segretario generale.
Solleva dubbi sulla necessità di due nuovi dirigente il capogruppo del Pd, Cristian Fanesi: "Sono indispensabili? Un dirigente può costare al Comune fino a 100mila euro l’anno". Quanto a chi andrà a ricoprire quei ruoli: "Potrei scommettere sui nomi".