ANNA MARCHETTI
Cronaca

Frati trappisti, c’è il via libera al monastero

Approvata la variante. I Cinque Stelle: " E’ passata grazie all’astensione della destra. Non è la prima volta che lancia un salvagente alla maggioranza"

Il rendering mostra come il monastero si inserirà nell’ambiente collinare

Fano, 20 ottobre 2023 – Via libera alla costruzione del monastero dei frati Trappisti sulle colline di Prelato-Monte Giove. Lo ha deciso il consiglio comunale, nella seduta di mercoledì sera, con l’approvazione della variante al Prg: 10 voti favorevoli, 8 astensioni (ai 4 della Lega e ai due di Fratelli d’Italia si sono aggiunti i consiglieri del Pd Enrico Nicolelli e Enrico Fumante) e 4 contrari (i 3 consiglieri di M5S e Carla Luzi di In Comune). "La variante dei Trappisti – è l’accusa mossa da M5S – è passata grazie all’astensione della destra".

E ancora i consiglieri del Movimento 5 Stelle Tommaso Mazzanti, Francesco Panaroni e Giovanni Fontana: "Non è la prima volta che la destra lancia un salvagente a questa maggioranza, dimostrandosi la migliore alleata di una coalizione di governo che, senza il soccorso fedele e ligio di Lega e Fratelli d’Italia, anche ieri si sarebbe sfarinata come neve al sole. Basti pensare alla variante dei capannoni del porto, che passò all’antivigilia del Natale 2021 anche con i voti favorevoli della Lega e l’astensione di Fratelli d’Italia, senza dimenticare l’opposizione timidissima alla variante di Gimarra e i balletti sulla variante per il supermercato di Centinarola".

Proposto dal Pd un emendamento per l’identificazione dell’area collinare come "luogo dell’anima" e quindi per la conservazione della sua vocazione religiosa ed agricola. Nell’emendamento anche il suggerimento al Comune "ad assumere iniziative efficaci per ridurre l’inquinamento acustico che affligge quella zona".

Ci vorrà ancora tempo per l’edificazione dell’abbazia anche se i monaci hanno già pronto il progetto: 23 celle per i monaci, chiesa, sacrestia, uffici vari, refettorio, biblioteca, scriptorium, sala capitolo, sala liturgia, sala parlatori, cucina, dispensa, magazzino. Con l’approvazione della variante non ci sono più ostacoli al trasferimento dei 12 frati Trappisti da Frattocchie, dove la grande abbazia è stata venduta, alle colline di Fano. Inizialmente i monaci potrebbero utilizzare come loro residenza il casale già ristrutturato, che poi sarà destinato a foresteria.

«Il trasloco è già iniziato – fanno sapere i Trappisti da Frattocchie, attesi a Fano per dicembre – ma la nostra realtà è molto complessa e dobbiamo organizzarci". Sono comunque contenti che la variante sia stata approvata.

"E’ la soluzione – commentano – che cercavamo da anni e per la quale abbiamo lavorato con il consenso e l’approvazione delle autorità coinvolte". Per il deputato di Fratelli d’Italia, Antonio Baldelli, che si era già espresso a favore del monastero, "ha vinto il buon senso. Una grande opportunità per la ‘città della fortuna’: i monaci trappisti sono custodi del territorio, hanno già ristrutturato una casa colonica e le sue pertinenze agricole destinandole a foresteria, oltre ad aver stretto accordi con aziende locali per l’agricoltura. Dietro l’angolo, non marginale, c’è anche il turismo religioso, in un frangente in cui arrivano segnali positivi per Fano e il territorio. Ringrazio chi ha sostenuto questo progetto mentre chi continua ad avversarlo s ono certo che avrà modo di ricredersi". La decisione presa ieri dal consiglio comunale non convince chi, in questi anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, si è battuto non tanto per evitare l’insediamento dei Trappisti quanto l’edificazione del monastero e per preservare dal cemento le colline di Prelato e Monte Giove.