Trattamento d’urgenza, domenica sera, alla ‘Iperbarica Adriatica’ di Fano, per curare un 74enne di Morro D’alba (An), vittima di un incendio nella propria abitazione. L’uomo si sarebbe trovato nel letto quando ha acceso un fiammifero per illuminare l’ambiente, ma nel compiere l’operazione il fiammifero gli è scivolato di mano provocando un improvviso falò. La permanenza nella stanza gli ha causato un’intossicazione da monossido di carbonio e dai fumi della combustione. Trasportato al pronto soccorso di Jesi per le prime cure, poco dopo è stato trasferito alla iperbarica di Fano, dov’è iniziata immediatamente una terapia d’ossigeno in ambiente a pressione superiore a quella atmosferica.
Dopo il trattamento, le cui fasi sono state scrupolosamente seguite dalla dottoressa Barbara Carloni, direttore sanitario della struttura, le condizioni cliniche dell’uomo sono nettamente migliorate, tanto da consentirne il ritorno al nosocomio jesino per la verifica strumentale del valore della carbossiemoglobina, che rileva l’indice dell’intossicazione. Va ricordato che l’’Iperbarica Adriatica’ di Fano, convenzionata col servizio sanitario dall’estate 2018, è l’unica attiva anche per le emergenze su tutto il territorio regionale e che meno di un mese fa ha garantito un doppio, provvidenziale, trattamento notturno ad un 35enne di Fabriano rimasto avvelenato dal gas di scarico della propria macchina e ad un 13enne di Gubbio intossicato dal monossido.
s.fr.