
Dopo l’ennesimo episodio, quello di martedì sera, gli imprenditori della zona corrono ai ripari. "E’ il momento di unire le forze"
Movida sotto pressione. Dopo l’ennesimo episodio di violenza accaduto martedì sera all’ora dell’aperitivo, gli imprenditori del Lido fanno quadrato e scelgono la vigilanza privata per correre ai ripari.
È ormai deciso: verrà attivata una vigilanza privata a presidio della zona e a supporto delle forze dell’ordine negli orari più critici. Orari che non sono solo notturni. Perché l’ultimo episodio si è verificato nel tardo pomeriggio di un martedì di giugno, in uno dei tanti locali della movida.
Un giovane in evidente stato di alterazione psicofisica ("era in condizioni impietose - ci racconta il titolare di quel locale -, sbavava e non si reggeva in piedi"), ha dato in escandescenze. "Dopo essersi rifiutato di andarsene - racconta il titolare -, ha cominciato a minacciare i presenti urlando ‘vi ammazzo tutti’, ha spintonato clienti e personale, e colpito con violenza un cameriere del locale vicino con tre bei calci nella pancia. Abbiamo avuto paura perché non sapevamo come fermarlo e non volevamo finire nei guai noi, se lo toccavamo. Siamo qui per lavorare, ma ci sentiamo indifesi davanti a situazioni del genere". Solo l’arrivo dei carabinieri e dei sanitari ha messo fine al caos. "Ha sputato in faccia a dei ragazzi e morso un militare. Era fuori controllo".
L’episodio, oltre ad aver spaventato i presenti, ha avuto anche conseguenze economiche: "Non abbiamo chiuso, ma il locale si è svuotato. Poi io e il mio socio siamo dovuti andare a rilasciare le dichiarazioni in caserma e questo ci ha portato via mezza giornata di incasso".
"Non è più un caso isolato – sottolinea Matteo Bacchiocchi, vicepresidente dell’associazione commercianti del Lido –. Servono più pattuglie in città, non solo qui al Lido. Intanto, come associazione, stiamo valutando di mettere in campo una vigilanza privata, una presenza coordinata tra i locali che possa intervenire nelle ore di punta, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Non parliamo di situazioni gestibili, ma di persone fuori controllo, che possono diventare pericolose per noi e per i clienti. Abbiamo bisogno di sentirci sicuri mentre lavoriamo. Chiediamo un aiuto concreto anche al Comune, magari un incentivo per sostenere questi costi, ma soprattutto chiediamo al Prefetto di aumentare le pattuglie in città". Anche il presidente Francesco Dionisi rilancia: "Noi non sappiamo come comportarci in certe situazioni. È il momento di unire le forze: serve più tutela, per noi operatori, per i residenti e per chi frequenta il Lido".
Tiziana Petrelli