"Tu mi hai lasciato e io ti uccido". E’ questo il contenuto delle minacce che una donna, 53enne residente a Fano, ha riferito di aver ricevuto dal marito che non si era rassegnato alla fine della loro relazione e al fatto che anche in precedenza lei lo aveva denunciato per fatti simili. Di questo si è discusso ieri in aula e la donna è stata ascoltata dal giudice che ha confermato quanto contenuto nella denuncia per stalking presentata due anni fa. La signora, che si è cosituita parte civile ed è rappresentata dall’avvocato Monsagrati Andrea, ha riferito di avere paura dell’ex marito che già era stato condannato patteggiando la pena per reati analoghi. Era stato anche in carcere e i fatti di cui si è discusso ieri si sarebbero consumati quando l’uomo era uscito di prigione.
Era agosto di due anni fa quando l’imputato, difeso dall’avvocato Carmine Maione, avrebbe raggiunto la ex moglie a casa della figlia dei due, ormai più che trentenne, anche lei ascoltata in aula, lanciando insulti e minacce verso il balcone della donna. Quest’ultima, infatti, per sentirsi più sicura si sarebbe trasferita a casa della figlia ma ciò non è servito ad evitare di incontrare il coniuge. Ma non solo: l’uomo avrebbe iniziato anche a tirare calci al portone e al cancello del condominio e ad inveire verso di lei con minacce di morte. L’udienza è stata rinviata al prossimo luglio quando verrà ascoltato in aula l’imputato e, probabilmente, verrà pronunciata la sentenza.
a.ma.