
Rischio esondazione, il comitato richiama l’attenzione del Comune. Incontro fissato il 25 novembre. "In caso di piogge, può diventare pericoloso".
"Non dimenticatevi del torrente Arzilla". Mentre la giunta Serfilippi annuncia le importanti risorse, si parla di 14milioni 700 mila euro, per affrontare l’emergenza idrogeologica e gli allagamenti a Ponte Sasso, Torrette, Metaurilia e via Pisacane (fondi stanziati dal commissario straordinario Figliuolo legati all’alluvione 2023), i cittadini dell’Arzilla ricordano agli amministratori il rischio incombente del torrente.
"Il nostro – commenta il presidente del Comitato Arzilla Viva, Walter Durpetti – non è un rio, come quelli che attraversano Torrette e Ponte Sasso, bensì un torrente che in caso di piogge importanti, può diventare davvero pericoloso: se dovesse esondare, avrebbe effetti pesanti sulla sicurezza dei residenti della zona". Nel mese di ottobre Durpetti ha già incontrato gli assessori Alessio Curzi e Gianluca Ilari, "che hanno confermato lo stanziamento, da parte del commissario Figliuolo di 500mila euro per l’Arzilla, attraverso il consorzio di bonifica".
Risorse importanti ma, per i cittadini, non sufficienti a dare tranquillità a chi abita nella zona in caso di esondazione. Durpetti ricorda che sull’Arzilla non si parte da zero in quanto esiste uno studio, commissionato dalla precedente amministrazione, che ha valutato i rischi e i possibili interventi sull’Arzilla. "Non siamo noi cittadini a dirlo – spiega il presidente del Comitato – ma gli esperti della società Enydrion che hanno effettuato quello studio. Per questo abbiamo voluto promuovere un incontro tra la società e gli amministratori comunali".
Incontro fissato per lunedì 25 novembre, alle 14.30. "Parteciperanno – spiega Durpetti – l’amministratore delegato di Enydrion, il sindaco Luca Serfilippi, il vice sindaco Loretta Manocchi, gli assessori Ilari e Curzi ed alcuni esponenti del nostro comitato. I professionisti di Enydrion cercheranno di rendere consapevoli amministratori e tecnici comunali degli eventuali rischi che si possono correre se non si faranno determinati interventi".
In particolare, nello studio, si fa riferimento alla realizzazione di una cassa di laminazione (la precedente amministrazione aveva ipotizzato un costo di 5 milioni di euro ndr) e ad opere di protezione mobile "allestibili – è scritto – in intervalli di tempo ristretti e rimovibili al cessato allarme". Il suggerimento, in attesa di interventi strutturali come le casse di laminazione, è di prevedere barriere mobili da posizionare in caso di piena "con sovralzi arginali temporanei". E’ anche indicato un costo presunto di 250mila euro. Sono oltre 10 anni che il Comitato, e il suo presidente Durpetti, cercano di richiamare l’attenzione degli enti interessati per mettere in sicurezza l’Arzilla e i suoi abitanti: l’ultimo incontro in cui è stato affrontato il tema del rischio idrogeologico del torrente è stato in prefettura a novembre 2023.