Palas: variante ok, ora caccia ai fondi Ma Fanesi nel mirino dell’opposizione

Respinta la mozione di sfiducia della Lega nei confronti dell’assessore e vicesindaco. "Sono otto anni che non riuscite a mettere mano al Prg". E sull’impianto a Chiaruccia: "Scelta del sito del tutto sbagliata"

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La mozione di sfiducia al vicesindaco Cristian Fanesi e l’approvazione della delibera per l’adozione definitiva della variante del nuovo palasport a Chiaruccia sono stati i temi principali del Consiglio comunale di ieri sera, che si è chiuso nel primo caso con un voto contrario e nel secondo con uno favorevole. La mozione di sfiducia è stata presentata dalla Lega. "E’ ora di mettere in atto – ha detto il capogruppo leghista, Gianluca Ilari, rivolgendosi al sindaco Massimo Seri – quel cambio di passo e quel rimpasto di deleghe più volte annunciato ma mai realizzato". "Fanesi è già stato sfiduciato dal suo partito, il Pd, – ha incalzato il consigliere Luigi Scopelliti – quando ha chiesto il cambio del vice sindaco (da Fanesi a Tinti ndr)".

Ilari, dopo aver elencato i progetti non realizzati ha puntato il dito contro il Prg. "Vi eravate impegnati – ha ricordato Ilari – ad adottare entro il 2020. Sono otto anni che governate e non siete riusciti a metterci mano: ora non pensate di presentarcelo senza prima un confronto nelle commissioni e con i cittadini". "Siamo pronti con il Prg – ha replicato Seri – e ci vogliamo confrontare con la città". Seri ha poi rivendicato i successi della sua Amministrazione nella prima e nella seconda legislatura assumendosi ogni responsabilità politica. La mozione è stata respinta a maggioranza, così come la richiesta avanzata da Ilari di procedere con la votazione segreta.

All’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri anche la variante per il palasport di Chiaruccia per l’adozione definitiva. La delibera è passata con 13 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti. Approvata con gli stessi numeri anche l’immediata eseguibilità. Critiche a proposito del modus operandi sono state sollevate da Ilari, che ha parlato di una variante non sufficientemente condivisa con l’opposizione né con la città, quando il tema avrebbe al contrario meritato un confronto più approfondito. Anche la consigliera Lucia Tarsi di FdI ha puntato il dito contro la scelta del sito: "Sosteniamo da sempre – ha detto – che la città merita un nuovo palasport. Ma la collocazione scelta denota totale assenza di visione urbanistica. Non possiamo costruire edifici totalmente decentrati e in mezzo al nulla, perché quegli edifici sono destinati a dievntare cattedrali nel deserto". Il Comune però rivendica la correttezza delle sue scelte, mantenendo l’idea di concentrare a Chiaruccia tutto l’interesse sportivo (stadio compreso anche se il progetto pare ancora in alto mare). Approvata la variante, l’impegno dell’Amministrazione comunale dovrà essere quello di individuare le risorse.