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Panettone d’alghe e cacio Fortunae Così Fano stupisce anche a tavola

Dai dolci natalizi a una nuova varietà di formaggio: presentate le ricette a prova di gourmet

Dopo la Casciotta di Urbino e il Pecorino di fossa di Sogliano-Talamello arriva ora il cacio Fanum Fortunae. Ci ha pensato il Caseificio Pupetta, laboratorio artigianale in centro storico a Fano, che ha unito il metodo di produzione del caciocavallo alle materie prime del territorio e stagionatura media. Ne è uscito un formaggio a pasta semidura di forma sferica, che riporta sulla crosta gialla l’effige marchiata a caldo della Dea Fortuna e l’anno di creazione in numeri romani. "Un caciocavallo made in Fano" per Cna Agroalimentare, e "un omaggio alla città che ci ospita" per il direttore del caseificio Bruno Villella.

Ma non è tutto, perché ad omaggiare Fano e le sue tradizioni, stavolta marinaresche, ha pensato anche un giovane chef, Antonio Scarantino, del ristorante AlMare, ideando un panettone fatto anche con le alghe: insomma un ’Pan de Toni’ al profumo di mare. Un’edizione limitata di 150 pezzi farciti con ingredienti insoliti: zenzero, limone candito e alga nori, dal sapore dolce e ioadato allo stesso tempo. Una reinterpretazione audace quella di chef Scarantino, che si è fatto supportare dal maestro pasticcere Andrea Urbani. "Ora lasciamo la parola a coloro che lo assaggeranno".