FANOMentre si assopiscono gli echi della megaraduno di musica elettronica all’aeroporto, tra decibel e giochi di luce nel cielo c’è chi alza la voce per denunciare l’altra faccia della medaglia. È La Lupus in Fabula, l’associazione ambientalista fanese, che accende i riflettori sull’area verde attigua alla pista: quel "Parco del Campo d’Aviazione" che, secondo loro, è solo un’ipotesi, più che una realtà. I volontari raccontano di un’area "lasciata all’abbandono", dove l’ordinaria manutenzione "è del tutto assente". Proprio in questi giorni ignoti hanno abbattuto un carpino di vent’anni e mutilato una giovane quercia nel boschetto piantato nel 2005 con le scuole. Una capanna costruita poco lontano sembra aver ispirato il gesto. "Quanti alberi dovranno essere sfregiati prima che qualcuno si decida a controllare la zona?", si chiedono dal direttivo dell’associazione. Non è un caso isolato: nei mesi scorsi altri due alberi erano stati tagliati per "fare legna", e ad aprile è stato ritrovato un motorino rubato, riverniciato in mezzo agli alberi. Episodi che si sommano alla "mancanza di decoro e rispetto" della zona, attraversata da auto e scooter sulla pista ciclabile, trasformata in pattumiera da gruppi giovanili. Le criticità elencate sono molte: una fontanella installata a spese di un privato, giochi per bambini danneggiati, erbe spontanee alte più di un metro che soffocano le giovani piantine dei "boschi urbani", e un’area resa invivibile in estate per l’assenza di ombra. "In un momento in cui la crisi climatica richiederebbe esattamente il contrario – sottolineano gli ambientalisti – si continua a investire tutto sui grandi eventi dimenticando la manutenzione quotidiana del verde urbano, sempre fanalino di coda delle politiche pubbliche".
ti.pe.