Prima di rilasciare pareri su installazioni di antenne 5G, l’Arpam deve acquisire le valutazioni delle autorità sanitarie competenti. Lo prevede la proposta di legge presentata da Marta Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale. "Ieri Pesaro e oggi Bellocchi – argomenta la pentastellata –, non passa giorno nella nostra provincia, ma vale un po’ per tutta la Regione, senza notizie riguardanti richieste di installazione di antenne 5G e le relative proteste dei cittadini, in particolare di tante mamme preoccupate per i rischi sanitari che questa tecnologia comporta se non gestita bene. Motivo per cui, come M5S, abbiamo depositato una proposta tornata in auge recentemente, in particolare dopo i due interventi del Governo Meloni che hanno innalzato da 6 a 15 Volt su metro i limiti consentiti di inquinamento elettromagnetico e approvato un decreto che toglie definitivamente la possibilità dei Comuni di individuare i luoghi ritenuti maggiormente idonei, cioè più sicuri per la salute dei cittadini, all’installazione di questi apparati".
Ruggeri spiega: "Visto che la legge n. 36 del 2001 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici) attribuisce alle Regioni competenze in merito al rilascio delle autorizzazioni, le stesse si devono attenere ai principi relativi alla tutela della salute pubblica, alla compatibilità ambientale e alle esigenze di salvaguardia di ambiente e paesaggio. Per questo, abbiamo proposto di modificare l’articolo 4 della legge regionale disponendo che l’Arpam, prima del rilascio di pareri su installazioni con tecnologia 5G, acquisisca le valutazioni delle autorità sanitarie relativamente ai possibili rischi per la salute".
s. fr.