Cantiano, entra di notte in casa della ex. Pesta a sangue lei e il compagno

Arrestato per atti persecutori, lesioni personali e violazione di domicilio

Picchia l'ex moglie e il compagno: arrestato (foto di repertorio Newpress)

Picchia l'ex moglie e il compagno: arrestato (foto di repertorio Newpress)

Cantiano (Pesaro e Urbino), 8 luglio 2019 – Una scena da film horror con un epilogo da cronaca quotidiana: l'arresto per atti persecutori, lesioni personali e violazione di domicilio. Il protagonista è un 45enne di Cantiano.

Nel cuore della notte l'uomo entra nel garage dell'abitazione della ex moglie, stacca la luce, forza la porta d'ingresso con un cacciavite e aggredisce con un tondino di ferro l'ex moglie e il nuovo compagno.

La presenza dei figli minorenni non impedisce all’uomo di portare a termine il pestaggio, che causa alle vittime ferite e lacerazioni guaribili in entrambi i casi in trenta giorni. Solo la disperata reazione dei due impedisce che si consumi la tragedia.

Chiamati i soccorsi, mentre i sanitari praticano le prime cure ai malcapitati, i carabinieri di Cantiano ricostruiscono la vicenda districandosi tra mobili rotti e tracce di sangue. Intanto, l'aggressore sparisce.

I militari raccolgono la denuncia della donna, che racconta loro anni di denigrazioni, umiliazioni e percosse, spesso taciute per timore di ulteriori conseguenze. Al termine delle indagini la Procura di Urbino richiede una misura cautelare prontamente disposta dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Urbino. I militari, dopo giorni di ricerche, arrestano l'uomo e lo rinchiudono nel carcere di Pesaro.

La coppia si era sposata nel 2005 e fin da subito l’uomo aveva mostrato la sua indole violenta. La donna aveva cercato di giustificarne il comportamento legandolo allo stato depressivo in cui era crollato dopo un grave infortunio. L’uomo, in realtà, in gioventù aveva già collezionato diverse denunce e querele per aggressioni e atti ostili. Dal rapporto erano nati due figli, ma nemmeno la loro presenza lo aveva mai limitato. Così, nel 2016 la donna, esausta, ha deciso di separarsi. La reazione, neanche a dirlo, è stata violenta: l’uomo è incorso nei primi provvedimenti giudiziari finché nel 2017 la donna è scappata di casa per poi chiedere la separazione legale. L'uomo, tuttavia, ha strumentalizzato i contatti con i figli per continuare a controllare le abitudini della moglie. E il solo sospetto di una nuova frequentazione lo ha fatto esplodere di rabbia.