ANNA MARCHETTI
Cronaca

Polo logistico, strali contro Carrabs: "Così scatena un guerra tra poveri"

Il sostegno di Europa Verde a Chiaruccia agita Ponte Metauro. "Battaglia politica sulla pelle dei cittadini". Busca (Psi): "La permuta è svantaggiosa per il Comune. Perché hanno così a cuore gli interessi privati?".

Il sostegno di Europa Verde a Chiaruccia agita Ponte Metauro. "Battaglia politica sulla pelle dei cittadini". Busca (Psi): "La permuta è svantaggiosa per il Comune. Perché hanno così a cuore gli interessi privati?".

Il sostegno di Europa Verde a Chiaruccia agita Ponte Metauro. "Battaglia politica sulla pelle dei cittadini". Busca (Psi): "La permuta è svantaggiosa per il Comune. Perché hanno così a cuore gli interessi privati?".

di Anna MarchettiIl polo logistico scatena la guerra tra i comitati (ex zuccherificio contro Chiaruccia) e ci finisce in mezzo pure Europa Verde. Dopo la presa di posizione di Gianluca Carrabs contro il possibile insediamento industriale a Chiaruccia, insorge il gruppo Aria Pulita, che da anni combatte per evitare che il polo logistico sorga nell’area dell’ex zuccherificio. "Sappia che la sua battaglia – scrivono in una lettera aperta – non è contro l’amministrazione comunale ma contro altri cittadini fanesi". Poi i cittadini svelano un antefatto: "Signor Carrabs, forse si ricorderà di quel pomeriggio di primavera al Pincio in cui incontrò due esponenti del gruppo Aria Pulita. Le avevano chiesto una mano per far fronte al blitz al Prg voluto dal sindaco Seri e dalla sua giunta di centrosinistra, per eliminare i divieti di industrie insalubri dall’area dell’ex zuccherificio per accogliere l’insediamento di un polo logistico voluto da alcuni imprenditori proprietari. Che aiuto abbiamo ricevuto? Un suo sostegno pubblico, un suo intervento sui giornali, un appoggio per il ricorso al Tar? Solo il numero di telefono dell’avvocato per intraprendere il ricorso al Tar".

"Ora lei – prosegue il gruppo Aria Pulita – viene interpellato dal comitato di Chiaruccia per un motivo analogo e, al contrario, interviene prontamente addirittura scomodando un deputato della Repubblica". E ancora: "Dovrebbe interpellare tutti i comitati e informarsi bene sulla situazione prima di schierarsi, dato che la sua posizione a favore di Chiaruccia rischia di penalizzare l’area di Ponte Metauro. Ne è consapevole? Sa che Chiaruccia nel Prg è zona F edificabile per pubblica utilità tant’è che era stata prevista una clinica privata e un palazzetto dello sport con enormi parcheggi e conseguenti colate di cemento? E sa che nella zona dell’ex zuccherificio vigevano dei divieti di insediamento di industrie insalubri di prima e seconda classe che di fatto impedivano la realizzazione di qualsiasi tipo di istallazione industriale compreso il polo logistico? Forse, se fosse corso in nostro aiuto un anno fa, la situazione si sarebbe potuta risolvere diversamente e non ci troveremmo coinvolti in una guerra fra poveri. In effetti l’unica cosa cambiata da allora è il colore dell’amministrazione comunale e l’imminenza delle elezioni regionali". Poi l’invito "ad astenersi dall’intraprendere azioni che tutelano una parte della popolazione e ne penalizzano un’altra".

Il segretario provinciale del Psi, Tiziano Busca, invece, chiede al centrodestra "di spiegare con quale logica e fine il Comune decide di prendere un’auto dallo sfasciacarrozze cedendo in cambio una Lamborghini nuova. E’ quanto sta accadendo tra l’area pubblica di Chiaruccia, in cui tutto è possibile, e l’ex zuccherificio, un’area privata, urbanisticamente compromessa, ben sapendo che per intervenire le risorse pubbliche non esistono". E ancora Busca: "Perché una amministrazione si preoccupa del risultato economico di privati che hanno liberamente deciso di investire in un’area la cui destinazione era definita dal Prg? Qualcosa non torna e penso che vada spiegato chiaramente da chi ha fatto la scelta di modifica del Prg (l’ex sindaco Massimo Seri) e da chi si preoccupa del risultato dell’investimento dei privati (Luca Serfilippi). La giunta di centrodestra sa bene che la permuta, qualora sia fatta, consegna al Comune un’area in cui i futuri e impossibili investimenti hanno bisogno di imprenditori pronti a mettere miliardi di euro, correndo seri rischi economici per offerte edificatorie senza futuro come l’idea – conclude Busca – di un albergo prossimo al depuratore lontano dal mare e inaccessibile per l’assetto viario".