TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Prg di Fano al bivio dopo le analisi tecniche della Provincia

Il sindaco Serfilippi: "Già dalle richieste di integrazione era emerso che avremmo avuto numerose prescrizioni"

Il sindaco Serfilippi: "Già dalle richieste di integrazione era emerso che avremmo avuto numerose prescrizioni"

Il sindaco Serfilippi: "Già dalle richieste di integrazione era emerso che avremmo avuto numerose prescrizioni"

Procede verso una tappa fondamentale il complesso iter del nuovo Piano regolatore generale (Prg) di Fano. Giovedì scorso la Provincia ha trasmesso al Comune l’atteso parere di conformità, un documento articolato che si compone di 161 pagine di relazione tecnica e 133 pagine di decreto. Ed ora si aprono due possibili strade e "la scelta dipenderà dall’analisi tecnica che sarà condotta dall’ufficio Pianificazione – spiega il sindaco Luca Serfilippi – e dalle successive valutazioni politiche che faremo insieme a tutta la maggioranza".

Serfilippi ricorda inoltre che "già dalle richieste di integrazioni formulate alla fine di ottobre era emerso chiaramente che il parere della Provincia avrebbe contenuto numerose prescrizioni". Il parere di conformità è uno snodo obbligato nel percorso di approvazione del Prg: si tratta della valutazione con cui l’ente provinciale verifica che il Piano comunale rispetti gli strumenti di pianificazione sovracomunale – come il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) – e le normative regionali in materia di urbanistica e tutela ambientale. Senza questo parere, il Piano non può essere approvato in via definitiva. All’interno del documento inviato a Fano sono contenute numerose prescrizioni, ovvero indicazioni vincolanti a cui il Comune dovrà adeguarsi se vorrà approvare il Prg. Le prescrizioni riguardano sia aspetti tecnici (come destinazioni d’uso, densità edilizia, rispetto delle aree vincolate), sia questioni procedurali. Da lunedì, l’ufficio Pianificazione Urbanistica ha iniziato l’analisi puntuale delle osservazioni provinciali. Ora si aprono due possibili strade, previste dalla legge regionale sulle procedure urbanistiche: da una parte, il Comune può decidere di adeguare il Piano seguendo tutte le prescrizioni e approvarlo entro 120 giorni dalla data di ricezione del parere. Dall’altra, può presentare delle controdeduzioni entro 90 giorni: in pratica una risposta motivata con la quale il Comune può contestare o chiedere una revisione di alcune osservazioni della Provincia. In questo caso, l’iter si prolungherebbe: la Provincia avrebbe a disposizione altri 90 giorni per emettere un nuovo parere definitivo. Il percorso verso il nuovo Piano si conferma lungo e complesso, come spesso accade in materia urbanistica, dove si intrecciano esigenze di sviluppo, salvaguardia ambientale e rispetto della normativa sovraordinata. Nelle prossime settimane, l’amministrazione sarà chiamata a scegliere se procedere con un’accelerazione per arrivare in tempi brevi all’approvazione oppure avviare una fase di confronto sulle osservazioni provinciali, allungando ulteriormente i tempi.

Tiziana Petrelli