Tindaro Granata porta a Fano il sogno dietro le sbarre. Arriva infatti oggi alle 21 al Teatro della Fortuna “Vorrei una voce“, il monologo scritto e interpretato da uno tra i protagonisti più amati del teatro contemporaneo. Lo spettacolo, inserito nel cartellone del festival TeatrOltre promosso da Amat è frutto di un’esperienza artistica intensa e toccante: un laboratorio realizzato con le detenute di alta sicurezza del carcere di Messina, nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare. Il fulcro di questo monologo, costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback, è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Granata racconta in scena il suo smarrimento personale e il risveglio interiore avvenuto attraverso l’incontro con le donne recluse: "Quando mi arrivò la telefonata di Daniela Ursino, direttore artistico del teatro Piccolo Shakespeare, con la proposta di fare un progetto teatrale con le detenute “per farle rivivere, sognare ritrovando una femminilità perduta“, capii, dopo averle incontrate, che erano come me, o forse io ero come loro: recluso, da me stesso, imbruttito da me stesso, impoverito da me stesso".
Così, sulle note di Mina che usava da ragazzo per fantasticare, prende forma una performance poetica e struggente che unisce ricordi, desideri e riscatto. Ogni canzone diventa un grido di libertà, una dichiarazione d’amore per la vita. Lo spettacolo, prodotto da LAC Lugano Arte e Cultura in collaborazione con Proxima Res, porta in scena solo Granata, ma con lui ci sono le voci invisibili di chi cerca redenzione e speranza. Un atto teatrale potente, dove la musica diventa strumento per liberare l’anima. Biglietti su vivaticket e al botteghino del teatro (0721 800750).