Troppe spese, la Potes perde l’ambulanza

Il 118 di Calcinelli a fine anno rischia di trovarsi senza uomini e mezzi della Croce Europa Valconca. Giovanetti: "Costi insostenibili"

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La Potes 118 di Calcinelli a fine anno rischia di trovarsi senza ambulanza e autista soccorritore, perché l’associazione Pubblica Assistenza Croce Europa Valconca Onlus, che garantisce questi servizi, con i rimborsi attualmente percepiti dal sistema sanitario regionale, non ce la fa a coprire i costi. "Con la somma che ci viene riconosciuta – conferma il presidente di Croce Europa, Ferruccio Giovanetti – non riusciamo a starci dentro con le spese e nostro malgrado abbiamo deciso, dopo diverse interlocuzioni con Asur, che comunicheremo formalmente per iscritto la necessità di ridiscutere i termini del rimborso, e che in caso di riscontro negativo saremo costretti a lasciare il servizio dal primo gennaio 2023".

Questa di Calcinellï, infatti, viene descritta come una postazione territoriale che ha dei costi superiori a molte altre del 118. "E’ proprio così – riprende il dottor Giovanetti -. Si tratta di una Potes che copre un territorio molto vasto e con tante strade disagevoli. Il risultato, è che abbiamo un consumo altissimo di carburante e di pneumatici e che dobbiamo anche sostenere spese di manutenzione meccanica molto rilevanti". A confermarlo è il coordinatore di Croce Europa, Paul Pirva: "Quella dei costi relativi alla postazione di Calcinelli è una problematica che abbiamo segnalato più volte e se non abbiamo abbandonato il servizio durante la drammatica emergenza Covid è per una forte sensibilità civica. Quella stessa sensibilità e attenzione che è costata la vita al nostro dipendente Giorgio Scrofani (l’operatore fanese del 118 ucciso a 56 anni dal Coronavirus a fine marzo 2020, a cui è intitolata la Casa della Salute di Calcinelli, dov’è attualmente ubicata la sede della Potes, ndr). Ma ora dobbiamo fare i conti in modo da non pregiudicare tutto il nostro lavoro. Questa postazione, da sola, rischia di mettere in difficoltà tutti i servizi dell’associazione, che gestisce il 118 anche a Mercatino Conca, Macerata Feltria e Sassocorvaro, e questo non possiamo permettercelo".

Pirva aggiunge: "La legge regionale che disciplina i rimborsi stabilisce criteri uguali per tutte le postazioni, ma una Potes della città di Pesaro non può essere paragonata a quella di Calcinelli. Con quest’ultima che fa almeno 12 interventi al giorno su un territorio vastissimo, tanto da coprire oltre 80mila chilometri all’anno". Il tutto dal gennaio 2016, quando il servizio 118 venne istituito nella delegazione di Calcinelli con un equipaggio ‘gamma’ (due autisti soccorritori). Dopo un paio d’anni la trasformazione in equipaggio ‘beta’, con un infermiere al posto del secondo autista soccorritore, e poi, nel dicembre 2020, il trasferimento nel nuovo centro salute ‘Giorgio Scrofani’.

Sandro Franceschetti