SANDRO FRANCESCHETTI
Cronaca

"Troppi sottopassi con barriere architettoniche"

Marotta, il capogruppo di minoranza consiliare, Anteo Bonacorsi, traccia una mappa precisa delle situazione, con tutte le criticità

Uno dei sottopassi impraticabili in carrozzina. Nel riquadro Anteo Bonacorsi

Uno dei sottopassi impraticabili in carrozzina. Nel riquadro Anteo Bonacorsi

"A Marotta, lungo i cinque chilometri di estensione da nord a sud del proprio litorale, ci sono dieci sottopassi pedonali della linea ferroviaria e solo quattro di essi sono a norma per quanto riguarda le barriere architettoniche". E’ la denuncia del capogruppo di minoranza consiliare, Anteo Bonacorsi, che fa un elenco preciso delle situazione, con relative criticità. "Gli unici attraversamenti fruibili anche alle persone in carrozzina – spiega -, sono quello nuovo di Piazza Roma, dotato di ascensore, quando funziona; quello, anche veicolare, di via Ugo Foscolo; e quelli solo pedonali all’altezza di via Raffaello e di via Manin, dove le rampe sono accessibili anche su sedia a rotelle".

Tutti gli altri sono assolutamente off-limits: "A partire da nord – riprende il leader di minoranza – col sottopasso Delle Rane, anche carrabile, che per i pedoni ha un marciapiede stretto e con una pendenza improponibile. Nel cuore di Marotta, c’è poi quello in corrispondenza di Piazza dell’Unificazione, dove a fianco dei gradini c’è una rampa di pochi decimetri e molto ripida utilizzabile solo per condurre a mano le biciclette. Condizione analoga a quella del sottopasso vicino alla stazione ferroviaria. Abbiamo, inoltre, il sottopasso di via Toglliatti, dove per i pedoni esiste un marciapiede stretto e scosceso dove una carrozzina non può assolutamente transitare; e i due sottopassi compresi tra via Togliatti e via Foscolo, che hanno solo i gradini".

Elencate le situazioni di criticità, Bonacorsi fa un’analisi anche numerica: "In Italia le persone con limitazioni di tipo motorio sono circa un milione e mezzo, pertanto, solo a Marotta superano le 350 unità, che diventano molte di più nel periodo estivo, quando si aggiungo migliaia di turisti. Spiace sottolinearlo, ma è assurdo che nel 2025 si viva ancora una condizione simile. Infatti, non stiamo parland di chissà quali ausili per i diversamente abili, ma solo del loro sacrosanto diritto di spostarsi per Marotta, passando da una parte all’altra rispetto alla ferrovia".

Il capogruppo di minoranza conclude: "A breve sarà presentato in consiglio per l’approvazione il Peba, il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, e l’auspicio è che questo strumento non rimanga lettera morta, ma sia il viatico per un cambio di rotta per abbattere finalmente gli odiosi ostacoli".

Sandro Franceschetti