di Antonella Marchionni
Preparavano la cocaina un po’ come si prepara la polenta. La versavano nella pentola della cucina, aggiungevano la giusta dose di mannite e poi giravano il tutto con il cucchiaio da cucina. Ma sono finiti in manette: padre, madre, due figli e un ospite che si trovava a casa loro. Nella cucina dello spaccio, a Carrara di Fano, i carabinieri hanno sequestrato lunedì sera un chilo di cocaina. L’operazione antidroga è stata condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Fano.
I militari hanno arrestato un’intera famiglia di nazionalità albanese, marito di 51 anni, muratore disoccupato, moglie coetanea e due figli di 20 e 25 anni. Quest’ultimo fa il muratore per un’azienda edile. In manette anche un ospite della famiglia, sulla ventina, che al momento del blitz dei carabinieri, si trovava in casa loro. L’accusa è per tutti di detenzione ai fini di spaccio e l’arresto è scattato in flagranza.
Sul tavolo della cucina della casa di proprietà della famiglia, infatti, c’era tutto l’occorrente per la preparazione artigianale della cocaina. C’erano pentole e piatti con inequivocabili tracce di droga. La cocaina veniva tagliata sul piatto per evitare di disperderne anche solo un grammo. Poi la trasferivano nella pentola per mescolarla insieme alla sostanza da taglio con un cucchiaio da cucina. Una volta pronto il composto si procedeva al confezionamento. Prima la avvolgevano nel cellophane in dosi da 50 grammi e poi la ricoprivano con una busta di plastica del supermercato per mettere il contenuto del pacchetto al riparo dall’umidità.
I militari hanno sequestrato anche un bilancino di precisione, tutto l’occorrente per il confezionamento e i cellulari. E’ verosimile che la droga, così confezionata, fosse destinata non al consumatore finale ma ai pusher al dettaglio. I carabinieri già da alcuni giorni erano sulle tracce di un giovane pusher albanese. Per lo smercio si serviva di altri giovani connazionali e di alcuni familiari. E quindi sono scattati i controlli fino a quando, nel pomeriggio di lunedì, i carabinieri hanno notato il giovane uscire dalla propria abitazione e allontanarsi a bordo di un’utilitaria. Lo hanno fermato e, di fronte al suo nervosismo, hanno deciso di vederci più chiaro. Da qui è scattata la perquisizione in casa da parte di una decina di militari e del cane antidroga.
Alla vista dei carabinieri uno di loro ha tentato di disfarsi bilancino e di altro materiale mentre gli altri sono saliti al piano superiore gettando da un finestra numerose involucri di cocaina già pronti. I militari, però, hanno recuperato dal giardino sottostante ben 20 pacchetti contenenti 50 grammi di cocaina ciascuno. Ora si trovano tutti e 5 in carcere a Pesaro. Nelle prossime ore si terrà l’udienza di convalida davanti al gip.