Una mano al ’popolo invisibile’ Tutela legale per i privi di dimora

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Tutela legale gratuita per le persone prive di dimora: a Fano arriva l’avvocato di strada che avrà sede nel centro d’ascolto della Caritas diocesana di via Rinalducci. Un’occasione ulteriore per aiutare gli "invisibili", coloro che sono senza fissa dimora e la cui situazione si è ulteriormente aggravata dopo la pandemia. Secondo i dati forniti dal Centro di ascolto della Caritas nel 2021 sono stati effettuati 656 interventi di auto. "Di queste 656 persone – ha spiegato don Michele Giardini, presidente della Fondazione Caritas – 86 erano senza fissa dimora o in situazione abitativa precaria (residenza fittizia, ospitalità temporanea o centro di accoglienza): 36 italiani (42%), 50 stranieri (58%), 28 donne (32%). Per quanto riguarda l’età, 13 persone sono giovani tra i 19 e 24 anni, (15%) e 10 sono over 65 (11%)".

"Uno degli obiettivi – più importanti della collaborazione con l’associazione ‘Avocato di Strada’ – ha proseguito don Giardini – è accompagnare le persone all’accesso di un diritto riconosciuto come esigibile che è quello della residenza: grazie a questo riconoscimento le persone non sono più invisibili, possono accedere ai servizi sociali e sanitari. È il primo passo fondamentale, poi serve tutto il resto, la necessità di un lavoro e di una casa". "In strada – ha chiarito l’avvocato Antonio Mumolo, presidente di ‘Avvocati di Strada’ – c’è fame di diritti e ci sono torti da riparare. A volte è proprio necessario l’aiuto di un avvocato per uscire dalla strada, anche solo per ottenere la residenza, madre di tutti i diritti". L’organizzazione di volontariato "Avvocato di Strada" è nata 21 anni, oggi è presente in 58 città e conta mille volontari.

"L’avvocato di strada" di Fano sarà disponibile tutti i mercoledì, dalle 17 alle 19, non è necessario alcun appuntamento: 5 gli avvocati volontari attualmente impegnati nel servizio. L’utente sarà accolto da due volontari che terranno il primo colloquio conoscitivo. In caso di problematica giuridica, l’avvocato-volontario potrà offrire una consulenza, un supporto tecnico-giuridico oppure prendere in carico l’utente.

Presente all’incontro di ieri al Centro pastorale anche il vescovo, monsignor Armando Trasarti, che ha sottolineato come il prossimo "sogno" sia quello di dare risposta ai crescenti problemi di tipo psichiatrico. L’assessore al Welfare e presidente dell’Ambito sociale 6 Dimitri Tinti ha invece annunciato un progetto di collaborazione con Pesaro per l’individuazione di un immobile da destinare all’accoglienza delle persone senza fissa dimora.

Anna Marchetti