"Una sindaca per una terra di donne grintose"

Milena Volpe, 49 anni, è la candidata dell’amministrazione uscente ’Uniti per San Costanzo’. Prima di lei, ci furono Nataloni e Pedinelli

di Sandro Franceschetti

E’ l’assessore alle politiche sociali Milena Volpe, 49 anni, psicologa e psicoterapeuta ospedaliera, impiegata all’Ast 1, la candidata sindaco della compagine di governo uscente ‘Uniti per San Costanzo’.

Dottoressa Volpe, com’è nata la decisione?

"Dal forte senso di appartenenza e di gratitudine che nutro verso questo territorio in cui sono cresciuta e vivo ancora oggi e per dare continuità all’azione amministrativa dell’ultimo quinquennio sul piano delle opere pubbliche e dei progetti già in itinere, apportando, al contempo, significativi elementi di novità".

A che lista sta lavorando?

"Guardi, la squadra è già pronta e la presenteremo a breve. Il nome rimane ‘Uniti per San Costanzo’ e si tratta, come del resto quella che ha vinto le elezioni nel 2019, di una lista civica fondata sui valori del centrosinistra. Un aspetto originale che ci caratterizza è lo slogan ‘Noi sindaco’".

Ci spieghi.

"E’ un motto che racchiude il mio appello a una cittadinanza attiva, dove ogni contributo è prezioso. Io sarò la voce di tutti, ma è importante che ci sia l’intenzione comune di avere cura del nostro territorio, per renderlo ancora più bello da vivere e attrattivo. E per questo servirà, come presupposto, una comunicazione più stretta coi cittadini".

D’accordo, ma quali sono le azioni concrete da mettere in campo per far migliorare la vivibilità di San Costanzo?

"Prestare grande attenzione al decoro, a quella che viene definita ‘ordinaria manutenzione’ ma che è importantissima, garantire strade senza buche, potenziare ulteriormente la sicurezza dei pedoni realizzando nuovi marciapiedi, tenere pulite le mura dei centri storici, curare i cimiteri e tutti gli altri luoghi pubblici. E poi, occorre investire risorse per valorizzare i beni culturali, artistici e archeologici, perché benessere e bellezza siano le facce di una stessa medaglia".

Cos’altro è fondamentale?

"Il panorama è ampio, ma cito con decisone l’impegno per i nostri bambini, che sono il patrimonio più prezioso che abbiamo. Serve una collaborazione ancora più stretta con le scuole, finanziare progetti di sostegno e di crescita, anche perché nell’era delle mille connessioni la solitudine interiore è la nuova sofferenza, che non risparmia certo i giovanissimi. E sempre in quest’ottica è importante creare maggiori opportunità di relazioni attraverso lo sport e gli eventi".

Fiduciosa per l’esito del voto dell’8 e 9 giugno?

"Lasciando da parte la falsa modestia, mi ritengo la scelta giusta per la mia comunità e affronto quest’avventura con grande determinazione. D’altra parte, San Costanzo è una terra di donne grintose, che ha già avuto due sindache: Nataloni e Pedinelli".

Prima ha detto che la sua lista è pronta. Da chi è composta?

"I nomi non li faccio, ma le anticipo che oltre alla sottoscritta ci sono 5 amministratori uscenti, affiancati da 7 volti nuovi; e che siamo 6 donne e 7 uomini. Una squadra di persone esperte e di giovani, con competenze diverse e che rappresentano tutto il territorio".