Dolci dopo il Tiggì con suspence, sapremo solo giovedì se è iniziata la rimonta di Augusto

La trasmissione della Clerici interrotta a 6 minuti dalla fine per lasciar spazio all'edizione straordinaria del TG1 sull'attacco terroristico in Tunisia

Fari puntati su Augusto Palazzi

Fari puntati su Augusto Palazzi

Fano (Pesaro e Urbino), 18 marzo 2015 - Finale con suspence. E' stata interrotta a 6 minuti dalla fine per lasciar spazio all'edizione straordinaria del TG1 sull'attacco terroristico in Tunisia, la terza puntata della finalissima di Dolci dopo il Tiggì (foto). E' proseguita a telecamere spente la trasmissione condotta da Antonella Clerici in onda su Raiuno alle 14.05 e che vede fronteggiarsi per il titolo di Campione e i 100mila euro di superpremio in palio il pasticcere fanese Augusto Palazzi e il collega siciliano Vincenzo Monaco, che al momento conduce il gioco con 2 punti a 0.

“Purtroppo per motivi di trasmissione ci hanno tassativamente vietato di dire come è finita” dice Augusto raggiunto al telefono, al termine del Tg1 a cui è seguita l'Italia in diretta senza rientrare nel laboratorio di pasticceria allestito all’interno del Nomentano 1. “Lo diranno loro in trasmissione domani – annuncia il fanese -. Noi abbiamo continuato la puntata come se niente fosse, abbiamo finito la torta, il giudice ha dato il suo giudizio. Domani, come apertura del programma, faranno vedere gli ultimi tre minuti ma io ora non lo posso dire”. E non lascia trapelare nulla, neppure dal tono della voce.

Comunque vada, sarà un successo per il fanese. “Io mi sto confrontando con un bravissimo pasticciere – ammette con umiltà Palazzi - ed ogni giorno è dura perché Vincenzo è veramente bravo. Io avendo meno esperienza, perché fino a poco tempo fa facevo l'edicolante, faccio fatica a mantenere certi livelli. Però do battaglia”.

La sfida di oggi si svolgeva sul campo della Millefoglie e si è aperta con la consegna alla Clerici di una targa da parte della Federazione Italiana Pasticceri per il contributo che Dolci dopo il Tiggì offre alla promozione e alla conoscenza dell'arte pasticciera. Augusto appariva timidamente sereno anche se le sue prime parole sono state “Lui (riferendosi allo sfidante) forse è più tranquillo di me, io devo recuperare”. Poi sono entrati Anna Moroni con la torta da emulare e il giudice Mario Ragona chiamato a valutare tenendo conto della tecnica di preparazione, della gradevolezza, della decorazione e della presentazione del dolce.