TIZIANA PETRELLI
Cronaca

L’autovelox colpisce ancora: "Multa di 189 euro, una vergogna"

Fano, la rabbia di un pensionato: "Non è giusto che la sanzione sia stata inviata proprio ora che la polizia locale ha spento gli autovelox"

A sinistra, un autovelox (foto generica); a destra, Renzo Moretti, di Pergola, multato a Metaurilia di Fano

A sinistra, un autovelox (foto generica); a destra, Renzo Moretti, di Pergola, multato a Metaurilia di Fano

Fano, 30 aprile 2024 – “E’ una vergogna che il Comune di Fano faccia cassetta in questo modo. Domani dovrò pagare quasi 140 euro di multa per eccesso di velocità, ma non mi sembra giusto che la sanzione sia stata inviata proprio ora che la Polizia Locale ha spento l’autovelox che mi ha sanzionato, perché evidentemente c’era qualcosa che non andava".

E’ arrabbiato Renzo Moretti, 69enne di Pergola ragioniere in pensione, a cui ieri è stato recapitato il verbale di una multa da 189,19 euro (che se pagata entro cinque giorni si riduce del 30% con 3 punti decurtati dalla patente) per un’infrazione commessa il 18 marzo scorso lungo la Strada Nazionale Adriatica sud a Metaurilia, accertata appena due giorni dopo ma inviata curiosamente nei giorni in cui nella provincia di Pesaro e Urbino sono stati disattivati in auto tutela tutti gli autovelox, a seguito di una sentenza della Corte di Cassazione che ha cancellato il verbale ad un automobilista perché l’autovelox che aveva sfornato la multa non era omologato ma solo ‘autorizzato’, condizione espressamente imposta dal codice della strada.

“Andavo a Pesaro con mia moglie che doveva fare una visita medica - ci racconta l’uomo -. Stavamo andando alla stessa velocità di tutti gli altri. Francamente non mi sono nemmeno accorto che ci fosse il limite dei 50 né che io l’avevo superato, sebbene il limite sarà stato sicuramente segnalato. Ma non andavo neppure ad una velocità tale da farmi ritenere di andare veloce".

L’autovelox ora spento, però, ha rilevato una velocità di 69,3 chilometri orari, con velocità netta accertata (calcolata considerando la riduzione di legge del 5%) di 64 km/h. In pratica 14 chilometri in più rispetto al limite, 4 chilometri oltre la tolleranza di 10. "La multa è spropositata tanto più che l’autovelox è stato spento - prosegue Moretti -: 189,19 euro, che se pagata entro cinque giorni da oggi diventano 137,29. Poi ci sono 3 punti sulla patente, ma di questi mi importa poco perché ne ho un’infinità".

Sul verbale viene indicato che "il rilevamento è stato effettuato con apparecchio Velocar mod. Aguia-T5-5-R matricola 16294, in postazione fissa" e che "la strumentazione è stata sottoposta a verifica di funzionalità". "Ho subito chiamato il comando di Polizia di Fano - continua il suo racconto Moretti - facendo presente tutte queste cose e l’operatore mi ha detto che la multa è valida e la devo pagare. Ma che senso ha tutto ciò? Mi fa arrabbiare. Non lo trovo assolutamente corretto né per me (che tuttavia sono in condizioni di potermi permettere di pagare questa sanzione) né per gli altri a cui staranno arrivando questi accertamenti e che magari hanno meno disponibilità economica. Ci tocca comunque pagare perché se poi ci metti un avvocato…. vai a spendere comunque di più. Sarebbe invece stato più opportuno bloccare l’invio dei verbali ai trasgressori sperando che nel frattempo il ministero desse un’interpretazione o una direttiva su come procedere, alla luce della sentenza della Cassazione. Ci sono infatti 90 giorni di tempo per la notifica della multa dal momento dell’accertamento, invece qui si sono subito affrettati a mandarla per non correre il rischio di non riscuotere più".