
Traffico sulla Statale
Fermo, 21 giugno 2020 - Estate di code e di aria pesante, estate di attese e esasperazione. Si annuncia una stagione calda dal punto di vista del traffico lungo l’autostrada A14 e di conseguenza lungo la strada statale che unisce Porto Sant’Elpidio a Fermo, attraversando Porto San Giorgio. I problemi dell’anno scorso sono tutti o quasi sul percorso che va verso sud, tra viadotti sequestrati e lavori in corso, il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, parla di una situazione che sta peggiorando: "Stavolta siamo nel pieno della stagione, lo stallo in cui siamo è una fotografia dell’Italia. E’ davvero desolante che non si sia trovato ancora un accordo per rendere transitabile la strada. Qualche passo avanti è stato fatto, adesso andiamo verso un periodo ben peggiore di quello affrontato. Era dovere delle istituzioni, compresa anche la Procura, trovare una soluzione per l’estate, con Autostrade per l’Italia. Questo non è successo, siamo pronti a qualsiasi azione, ne discuteremo col prefetto Filippi a metà settimana".
Pessimista è anche il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira: "E’ il segno di un paese senza futuro, non abbiamo niente di europeo, prigionieri della burocrazia e con un sistema giudiziario disancorato dalla realtà. Tutto viaggia a compartimenti stagni, i lavori pubblici, la politica, il sistema giudiziario. Il risultato è che è passato un anno e siamo ancora così". Loira ricorda che le strade statali di fatto sono strade urbane: "Il traffico che si sta già registrando è un disagio per tutti, ci sono tanti residenti, è invivibile. Non servono manifestazioni, che facciamo, ci mettiamo lunghi sull’autostrada? Ne parleremo in Prefettura ma non vediamo soluzioni. Faremo qualche iniziativa di carattere politico, coinvolgiamo anche Ascoli e Teramo, resta il fatto che abbiamo un sistema autostradale pietoso, torniamo a parlare di terza corsia ma nessuno dice di quello che succede da Pedaso in giù. Al primo problema spezziamo l’Italia in due, e questo è un paese che vuole fare turismo? Facciamo sforzi disumani per sostenere il turismo e poi non ci sono strade per arrivare. Per non parlare dell’inquinamento che si diffonde, bisogna arrivare ad una soluzione rapida che non può essere quella di mandare la protezione civile a dare acqua ai malcapitati automobilisti".