Alessandrini, arriva il ricorso al Tar

Il candidato sindaco uscì sconfitto dal ballottaggio con Pignotti perdendo la volata elettorale per un solo voto

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Ha aspettato praticamente l’ultimo giorno utile, ma alla fine l’ex candidato sindaco del centrosinistra, Fabiano Alessandrini, il ricorso al Tar per chiedere la verifica delle schede nulle e di quelle contestate nel primo turno delle elezioni amministrative dello scorso giugno, l’ha depositato. Nei prossimi giorni dovrebbe essere fissata la data dell’udienza. Non era del tutto scontato che Alessandrini decidesse davvero di presentare il ricorso, ma il fatto che fosse stato escluso dal ballottaggio per un solo voto rispetto al suo competitor, il candidato di centrodestra Gionata Calcinari, rendeva questo passaggio praticamente ineludibile e, in qualche modo, dovuto nei confronti dell’elettorato e della stessa coalizione che l’aveva sostenuto. Nel commentare l’esito del primo turno che lo aveva visto come il clamoroso escluso dal ballottaggio per una differenza, altrettanto clamorosa, di appena un voto, Alessandrini aveva più volte manifestato perplessità sull’andamento dei conteggi, sul fatto che i voti comparivano e scomparivano in un tourbillon quanto mai confuso: fermo restando che Alessio Pignotti sarebbe sicuramente andato al ballottaggio, era rimasta in bilico fino all’ultimo l’identità del suo competitor: dapprima Calcinari era in forte vantaggio su Alessandrini ma la distanza si era man mano assottigliata fino a vedere in vantaggio il candidato del centrosinistra per qualche decina di voti; Calcinari esultava essendo di nuovo avanti di 10 voti, ma contemporaneamente esultava anche Alessandrini forte di 4 voti in più rispetto al competitor, fino al colpo di scena finale: 2299 voti per Alessandrini e 2300 voti per Calcinari che staccava il biglietto per il ballottaggio contro l’attuale sindaco Pignotti. Per risolvere questo giallo l’unica strada possibile era il ricorso al Tar. La risposta definitiva ai tanti dubbi sorti intorno allo scrutinio, arriverà tra parecchi mesi ma, intanto, il dado è tratto. Pignotti non si è mai detto impensierito da questa sorta di ipoteca che pende sul suo mandato e va avanti per la sua strada. Qualora il Tar dovesse ritenere che i voti contestati vadano assegnati ad Alessandrini, si dovrà ripetere il solo ballottaggio, stavolta tra Pignotti e, appunto, Alessandrini.

Marisa Colibazzi