Alla scoperta del castello dei presepi

Un’esposizione nei luoghi strategici della città. Un percorso creato grazie agli artisti e agli studenti

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’La storia dello schiaccianoci’ e ’il Castello dei presepi’ sono i titoli scelti dall’amministrazione comunale per caratterizzare i due aspetti in cui ha inteso suddividere la programmazione natalizia: il primo più di carattere laico, il secondo più di natura religiosa. L’impressione che si ha nell’esame del cartellone è che, o per scelta o per mancanza di un budget adeguato, per il Natale 2022 l’amministrazione punti molto a creare emozioni, e il clima natalizio a questo si presta, piuttosto che a promuovere iniziative. Più indeterminata la storia dello schiaccianoci, più concreto il castello dei presepi che non si configura come una vera e propria mostra bensì come un’esposizione di esemplari in luoghi strategici lungo un percorso cha parte dalla chiesa del crocifisso dove si trova il maxi presepio della vita di Gesù, attraversa Corso Castel San Giorgio e arriva alla sala Castellani, alla piazzetta del teatro e al cimitero settecentesco. Ieri la conferenza di presentazione nella sala insegnanti del Liceo artistico. L’assessore Marcattili ha esordito citando chi ha partecipato alla creazione del castello dei presepi: "Giuseppe Vitali ha realizzato la scatola in plexiglas di 2,5X2,5 metri che ospiterà davanti al teatro il presepe napoletano di Andrea Ferroni; Gianluca Vecchi ha coordinato il tutto e organizzato un’esposizione nella sala Castellani di 8 diorami (immagini presepiali formato mignon) e una natività con statue che si muovono di altezza 70-80 centimetri".

Il presepio di Ferroni si ispira all’arte presepiale napoletana, ha una struttura in legno e sughero, statuine di altezza 15-22 centimetri tutte in terracotta con occhi di vetro e vestite in maniera caratteristica, scenograficamente parte da una vita napoletana del 700 fino ad arrivare ad un teatro diroccato con colonne romane. Per quanto riguarda Il Liceo artistico, è impegnato nel recupero di un presepio in legno, con particolare riferimento al restauro di 5 tavole policrome che si ispirano all’adorazione dei magi: "Il restauro è effettuato dagli studenti con l’aiuto dei professori delle varie discipline pittoriche Cicchinè, plastiche e scultoree Romagnoli, storia dell’arte Simoni" ha precisato la prof Alessia Forti: "È bene che i ragazzi siano coinvolti in questo progetto" le fa eco la prof Pamela Bulgini. D’accordo con lei l’assessore alla cultura Carlotta Lanciotti la quale ha reso noto che nel castello dei presepi troveranno spazio anche tre installazioni elaborate dai bambini della scuola dell’infanzia.

Silvio Sebastiani