Anziana muore denutrita: aperta un’inchiesta

La donna era stata ricoverata nella Rsa di Petritoli e poi trasferita al Sassatelli. La famiglia si è rivolta a un legale: "Vogliamo la verità"

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di Fabio Castori

Denutrita, disidratata, colpita da una forte infezione da scabbia e con piaghe da decubito in tutto il corpo. E’ deceduta in queste condizioni una donna fermana di 85 anni ricoverata per una lungodegenza nell’Rsa di Petritoli. La cosa, però, non è sfuggita al direttore sanitario dell’istituto Sassatelli, dove l’anziana era stata trasferita pochi giorni prima della sua morte, alla famiglia e al loro legale, l’avvocato Luciana Tosoni. Quindi, una volta informata la Procura dell’accaduto, il sostituto procuratore, Marinella Bosi, ha immediatamente aperto un fascicolo contro ignoti per maltrattamenti e morte come conseguenza di altro reato.

Il pm ha anche disposto immediatamente l’autopsia sulla salma per accertare le cause del decesso e per stabilire le dinamiche delle condizioni in cui era stata ridotta la vittima. Ma andiamo per ordine. Tutto inizia quando l’85enne, che viveva nella casa di riposo Sassatelli di Fermo, finisce al Pronto soccorso per un malore, quindi all’ospedale di Macerata per uno pneumotorace. La donna, per la lunga convalescenza che l’aspetta, viene quindi trasferita all’Rsa di Petritoli e vi resta dal 18 febbraio al 10 maggio, data in cui, misteriosamente, scade il periodo di degenza. Ma le condizioni dell’anziana sono disperate e, nonostante ciò, viene rispedita al Sassatelli, dove morirà dopo tre giorni.

"La dottoressa Maria Paolo Volponi direttrice sanitaria del Sassatelli – spiega il legale della famiglia dell’85enne, l’avvocato Tosoni – ci ha subito avvisato delle condizioni dell’anziana, ma non c’è stato il tempo di fare nulla perché era oramai un cadavere vivente. Al momento delle dimissioni dalla Rsa, la mia assistita era in condizioni disastrose e presentava situazioni di malnutrizione, disidratazione, con numerose lesioni da decubito - tutte di quarto grado, ovvero le peggiori - al sacro, ai glutei, ai talloni, alle dita della mano. L’anziana presentava anche un eritema diffuso in tutto il tronco da stasi e da infezione cutanea da scabbia".

Ora sulla base di tutto questo, la famiglia ha chiesto alla Procura di fare chiarezza su quanto accaduto e di individuare i responsabili di questo scempio. Il pm Bosi si è subito attivata disponendo l’esame autoptico, acquisendo tutta la documentazione e le cartelle cliniche. L’indagine è ancora nella fase primordiale, ma la sensazione è che presto ci saranno i primi indagati.