Appalto conteso, ’Ottima’ di nuovo dal Tar

La gara milionaria per la gestione dell’illuminazione pubblica finisce di nuovo dal giudice: battaglia a colpi di carte bollate con Menowatt

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Una storia infinita e ricca di colpi di scena quella relativa alla gara di appalto indetta per affidare l’adeguamento normativo, l’efficientamento energetico, la gestione e la manutenzione degli impianti della pubblica illuminazione di Porto San Giorgio. Eravamo rimasti qualche mese fa che la Sua, stazione appaltante della provincia di Fermo, aveva aggiudicato la gara alla società Ottima. Per la verità in prima battuta aveva escluso quest’ultima dalla procedura per l’assegnazione dell’appalto, aggiudicandolo in via provvisoria alla Menowatt, l’altra ditta che aveva partecipato alla gara di appalto. Ottima ha contestato questa decisione e si è rivolta al Tar con la richiesta di annullare il provvedimento di esclusione. Il Tribunale le ha dato ragione. Riammessa alla procedura ha avuto la meglio rispetto alla ditta concorrente avendo effettuato un’offerta molto più favorevole per l’Ente: 90,37 euro contro 53,008. Di conseguenza l’aggiudicazione dell’appalto è passata dalla Menowatt alla società Ottima. Finalmente si sarà detto ora si potranno avviare i lavori di rifacimento di impianti che sono talmente degradati da tenere al buio la città e da consumare energia a non finire e a costi esorbitanti, senza voler citare gli improvvisi black out. Urgente quindi la necessità di adeguarli da un punto di vista dei consumi e di dare più luce alle strade cittadine. Una pia illusione!

La guerra tra le due società per aggiudicarsi il lauto appalto dall’importo a base di gara di 9.260.000 euro non è cessata. La Menowatt, infatti, avendone la possibilità, ha deciso di esercitare il diritto di prelazione accettando l’offerta proposta dalla Ottima e pagandole le spese sostenute per partecipare alla gara. E’ quanto prevede il Project Financing, che è stato il sistema scelto dall’amministrazione per i lavori di radicale riqualificazione degli impianti della pubblica illuminazione. Per esemplificare, funziona così: c’è un operatore economico, nel nostro caso la Menowatt, che fa una proposta a proprie spese e se l’Amministrazione la ritiene meritevole, come è stato, l’adotta e la mette al bando di gara a cui tutti possono partecipare. Se c’è un’offerta migliore rispetto a quella del proponente, questi può esercitare il diritto di prelazione come sopra descritto. Dunque, aggiudicataria è tornata la Menowatt. Ma ancora non è finita. La società Ottima, infatti, non si è data per vinta e, notizia dell’ultima ora, si è rivolta di nuovo al Tar.

Silvio Sebastiani